Bilancio di fine anno per gli assessori regionali della Puglia
La vicepresidente e assessore all'Assetto del Territorio della Regione Puglia, Angela Barbanente, è stata sollecitata dal presidente a intervenire sulla questione abusivismo, oggetto di una recente delibera di giunta “Sull'abusivismo non siamo indifferenti. Vogliamo che i cittadini siano consapevoli per i rischi per le persone. Per questo abbiamo deciso di avviare i poteri sostitutivi nei confronti dei comuni inerti. Ma abbiamo anche strumenti come il piano paesaggistico, di eccezionale valore. O gli strumenti per la tutela delle coste. Oppure il patto città-campagna, per smetterla con il consumo di suolo. L'anno prossimo infine vareremo leggi per la protezione dei trabucchi, per la tutela degli ecosistemi costieri e per la valorizzazione dell'archeologia industriale”.
L'assessore regionale Giovanni Giannini (Trasporti, Infrastrutture), ha ricordato che “questo è stato un anno impegnativo per la continuità dei potenziamenti infrastrutturali della rete trasportistica regionale, messa in sicurezza con un finanziamento da 85 milioni per la completa interoperabilità. Siamo partiti con la navetta Polipark Stazione centrale a Bari, lavoriamo per lo shuttle Perrino-Aeroporto a Brindisi e per il collegamento porto di Taranto con aeroporto di Grottaglie per un vero e proprio polo logistico con il molo polisettoriale”. Giannini ha anche esposto il premio nazionale appena ottenuto da Legambiente per le politiche ambientali, affermando anche che “il miglioramneto della depurazione va avanti”.
Per l'assessore regionale all'Ambiente Lorenzo Nicastro esordio con un paradosso: “C'è grossa confusione sotto il cielo di Taranto e quindi la situazione potrebbe essere eccellente”. L'ambientalizzazione dello stabilimento di Taranto è ancora al primo posto nei nostri pensieri, ma l'ultimo dei decreti governativi non mette a disposizione le somme necessarie per eseguire le opere come le coperture dei parchi. Ma i decreti che si susseguono spesso abrogano parte dei precedenti, facendo troppa confusione. Eppure come Regione continuiamo a cercare di interpretare la necessità della qualità della vita dei tarantini, con il monitoraggio diagnostico, il piano di risanamento dell'aria, la legge antidiossina. Leggi e azioni per le quali ci siamo attirati addosso anche qualche processo: ma non farei un passo indietro nel prendere quelle decisioni”. Sui rifiuti Nicastro ha ricordato la decisione “elvetica” del trasporto rifiuti per rotaia, il compostaggio di prossimità, il rinnovo della convenzione con le forze dell'ordine e il lavoro degli uffici per le valutazioni Via-Vas, oltre ai no per la Tap a San Foca e alle trivelle in mare per quello che riguarda le attività estrattive.
L'assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone, ha insistito: la parola d'ordine è “innovazione, innovazione e ancora innovazione”. “Per una Puglia smart che guardi al 2020, per trasformare un sistema industriale piccolo in una sorta di Silicon valley italiana perchè la ricerca per crescere si fa non solo nelle grandi imprese, ma anche nelle piccole. Per questo ricordo la sfida del bando Cluster, che nei fatti aggrega le imprese e le porta sulla strada dell'export. Durante la crisi abbiamo avviato 3 miliardi di euro di investimenti, per difendere i posti di lavoro e per crearne di nuovi. La nostra Puglia Sviluppo, che cura gli incentivi, è portata ad esempio in tutta Italia per strumenti come il Tranched Cover. Poi ricordo l'impegno di Innovapuglia con i Living Labs e dell'Arti per la prossima programmazione comunitaria”.
“E' stato un anno insidioso – ha detto l'assessore all'agricoltura Fabrizio Nardoni – non solo per la Xylella, ma anche per i fenomeni alluvionali e meteo e per la stretta creditizia a agricoltori e pescatori. Il settore però ha retto. Davanti a un calo generale della produzione agricola del 7% calcolato da Coldiretti, alcuni settori reggono e crescono. Li aiuteremo con la nuova programmazione e con lo sviluppo del marchio Prodotto Puglia. Sono stati avviati gli incentivi per i giovani agricoltori che si insediano ora e per gli ultracinquantenni disoccupati che decidano di avviare attività agricole”.
Per il lavoro, “il combinato disposto tra le politiche nazionali di precarizzazione degli ultimi anni – ha detto l'assessore Leo Caroli – e la precarizzazione dovuta al jobs act del 2014 non solo non ha generato un posto di lavoro stabile in più, ma ha liberalizzato il ricorso ai tempi determinati. Per questo abbiamo dovuto avviare progetti di inclusione sociale attiva di contrasto alla povertà, per proteggere il reddito, salvando chi è rimasto a reddito zero. In più abbiamo contrastato il lavoro nero non solo andando nelle solite aziende, ma arrivando nei sottoscala della Murgia e nei campi del Salento, con una legge che supera quella nazionale. E poi ricordo il lavoro minimo di cittadinanza e i cantieri di cittadinanza, partiti quasi ovunque tranne che a Taranto. Per i precari dipendenti regionali rimane l'impegno di bloccare la schizofrenia delle politiche regionali”. Caroli ha poi ricordato l'ultimo fronte della lotta alla disoccupazione. “L'emergenza si sta spostando dai dipendenti agli indipendenti. Chi perde i posti di lavoro sono i professionisti che chiudono le attività. Per loro sono fondamentali gli aiuti come il microcredito”. Problemi ci sono con le vertenze Om e Sangalli, le altre sono in via di ricomposizione: il lavoro della Task force regionale è preziosissimo”.
Per l'assessore al Turismo e Cultura, Silvia Godelli “i miei settori sono tra i più negletti a livello nazionale. Noi abbiamo lavorato in senso opposto, con somme irrisorie: 150 milioni in sette anni. E il Pil turistico è aumentato in Puglia del 5%. Cinque punti in un'economia regionale significa fare arricchire famiglie e lavoratori del settore. E il nostro è un turismo speciale: viene qui per la storia e le tradizioni, per il cinema e per il teatro. Abbiamo alimentato con politiche integrate un brand: si pensi a quel che è diventata Polignano in pochi anni. Eppure nelle agenzie regionali che operano e che spendono i fondi comunitari a favore del territorio, lavorano nei fatti solo un pugno di precari. Occorre riflettere su questo”.
Guglielmo Minervini ha poi ricordato che “Bollenti spiriti compie 10 anni. Li festeggiamo quest'anno con “giovani innovatori in azienda” e con la declinazione pugliese di Garanzia Giovani, “spirito civico”, un programma che avviamo nel 2015 per il servizio civile rivolto ai NEET, i giovani che non lavorano e non studiano, che sarà possibile fare anche nelle aziende con responsabilità sociale. La protezione civile sta diventando grande: ora gestisce gli allerta meteo e la regione sta diventando resiliente rispetto al fatto che le emergenze non sono più eccezionali, ma fatti ordinari a causa dei cambiamenti climatici e del malgoverno del territorio degli anni passati. Per le politiche migratorie avremmo voluto incidere di più per la chiusura del ghetto di Rignano, ma ma ci siamo resi conto che il sistema di impresa agricola non ha risposto alle liste di prenotazione e che avremmo potuto solo sgomberare e spostare il problema da un'altra parte. Sarà una strada lunga e necessiterà di un lavoro interassessorile”.
Per la Sanità e il welfare, il presidente Vendola aveva già sollecitato l'assessore Donato Pentassugliasulla situazione del centro salute e ambiente di Taranto. Poi l'assessore ha rivendicato alcune linee portanti delle sue deleghe: la scelta dei Dg per non lasciare scoperto il governo delle Asl e nei prossimi giorni l'avvio di campagne sulla centrale unica di acquisti, il controllo della farmaceutica e delle prescrizioni delle molecole, tramite un dipartimento unico regionale del farmaco e la stretta sull'appropriatezza prescrittiva. “Sull'emergenza urgenza – ha detto – stiamo lavorando per il numero unico 112. Stiamo inoltre commissariando i comuni inadempienti per i piani sociali di zona. E proseguiamo con l'isolamento delle mele marce nel sistema sanitario, unica soluzione per rinforzare tutto. Con gli investimenti in grandi macchine e quelli comunitari per la ristrutturazione di sedi e reparti poi non ci saranno più alibi per nessuno”.
“Ci siamo dotati di un bilancio solido – ha concluso la carrellata l'assessore di Gioia – che ha virtuosismi contabili che consentono di fare tutto quello che è stato indicato oggi dai miei colleghi di giunta. Con il superamento del patto di stabilità ci avviamo al pareggio di bilancio. Però a un'ingiustizia storica come il vincolo del patto di stabilità che ci ha bloccati per anni, quest'anno si aggiungono i tagli governativi. Comunque non abbiamo criticità paticolari, ma un bilancio in cui si può disegnare una Puglia di qualità”.
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