Comparto venatorio. Caracciolo:"Scarsa attenzione dalla Regione"
“Continua l’intenso dialogo col comparto venatorio avviato da alcuni mesi. Nei giorni scorsi ho incontrato alcune associazioni del comparto venatorio che hanno lamentato scarsa attenzione da parte delle istituzioni ed in particolare della Regione Puglia. I rappresentanti delle associazioni, nell’incontro promosso dal presidente della sezione Federcaccia di Barletta nonché vicepresidente provinciale e coordinatore della BAT Rossano Daleno, hanno manifestato la loro contrarietà per la decisione di chiudere la caccia al tordo in Puglia e hanno chiesto di poter considerare la modifica del calendario venatorio aggiungendo otto giornate di caccia nei mesi di ottobre e novembre. La delegazione e le associazioni di cacciatori hanno inoltre evidenziato l’opportunità che sia la Regione Puglia a gestire la delega alla caccia: tale decisione dipenderà dall’esito del tavolo sul riordino delle province in base alla Legge Delrio in cui saranno stabilite funzioni e deleghe da suddividere tra Regione Puglia e province”. E' quanto afferma il consigliere regionale e presidente della V Commissione Filippo Caracciolo.
“Preannuncio inoltre la presentazione di un’interrogazione rivolta all’assessore regionale delegato Fabrizio Nardoni e al dirigente del Servizio Caccia della Regione Puglia con cui intendo chiedere chiarimenti circa una determina da cui si evince l’incapacità di spesa mostrata dalla Provincia di Bari delle tasse regionali sulla caccia, per un importo complessivo di oltre € 1.682.000,00, con grave danno non solo per l’attività venatoria dei contribuenti cacciatori iscritti all'ATC BARI, che ricomprende ancora oggi la quasi totalità dei territori della Provincia BAT, ma anche e soprattutto l’aver depauperato il territorio delle uniche risorse, a favore di un riequilibrio della fauna selvatica cacciabile. Chiederò inoltre – sottolinea Filippo Caracciolo – quali norme siano state applicate dal Servizio Caccia Provincia di Bari per giustificare la mancata assegnazione annuale delle somme all'ATC BARI, pari a € 462.284,42, e la conseguente restituzione alla Regione Puglia delle predette somme perché sia valutata l’immediata restituzione delle somme all’ATC BARI atteso che i Comitato di Gestione avrebbero potuto impegnare e spendere le predette somme solo se le stesse fossero state materialmente a loro disposizione di cassa, quindi accreditate annualmente come da normativa regionale, e non trattenute come impropriamente fatto dalla Provincia di Bari in attesa di successive rendicontazioni”.
“Spero sia fatta chiarezza sulla questione anzitutto per rispettare la normativa regionale che nella scelta di tassare i cacciatori ha voluto realizzare di fatto un equilibrio tra chi caccia e la fauna nel senso che le somme percepite come contributo dai cacciatori hanno come finalità quella di garantire la riproduzione della fauna; il mancato impegno e versamento di queste somme può seriamente alterare un equilibrio a danno sia degli animali sia delle persone che praticano la caccia. Dal confronto e dalla collaborazione anche di tutti i protagonisti del comparto venatorio sarà più semplice garantire la tutela ambientale della nostra Regione”.
- Dettagli