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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Giovedì 11 gennaio «Piccoli crimini coniugali» a Brindisi

Michele Placido e Anna Bonaiuto tornano a Brindisi giovedì 11 gennaio 2018 (sipario ore 20.30) per portare in scena il loro spettacolo nel Teatro Verdi.

Éric-Emmanuel Schmitt è autore di romanzi, racconti e testi teatrali, uno dei quali, il fortunato «Piccoli crimini coniugali» continua ad essere rappresentato sia sulla scena che sullo schermo. Dopo la riuscita edizione del 2005, è ora interpretato da Michele Placido, anche regista, e Anna Bonaiuto, attesi al Teatro Verdi di Brindisi giovedì 11 gennaio (ore 20.30). Michele Placido ritrova il Verdi dopo il successo del «Re Lear» del 2015; si fa invece attendere Anna Bonaiuto, che a Brindisi ha partecipato nel 2011 alle iniziative promosse per il ventennale dello sbarco degli albanesi.

Il noto giallista avrà davvero perso la memoria a seguito della caduta non riconoscendo più né casa né moglie? E lei, stimolandolo a ricordare e raccontandogli del loro matrimonio, starà dicendo la verità o sta inventando la realtà che vorrebbe?

Sull’altalena del matrimonio, fra impercettibili slittamenti del cuore e tradimenti conclamati, si consuma la vita di Gilles e Lisa, una coppia come tante. Da ormai quindici anni i due protagonisti si trovano a vivere un apparentemente tranquillo ménage familiare. Lui, scrittore di gialli, in realtà non è un grande sostenitore della vita a due, che anzi considera un’associazione a delinquere finalizzata alla distruzione del partner. Lei, moglie fedele, è invece molto innamorata e timorosa di perdere il marito, magari sedotto da una donna più giovane. Un piccolo incidente domestico in cui Gilles, pur mantenendo intatte le proprie facoltà intellettuali, perde completamente la memoria, diventa la causa scatenante di un sottile, brillante e distruttivo gioco al massacro.

I tentativi di Lisa di aiutare il compagno a riappropriarsi della sua identità e del loro vissuto comune diventano un percorso bizzarro, divertente e doloroso, che conferma il sospetto di molti che anche la coppia più affiatata non sia in realtà che una coppia di estranei. Gilles e Lisa avranno un bel da fare per cancellare l’immagine di sé che ciascuno ha dell’altro, attraverso rivelazioni sorprendenti, scoperte sospettate ma sempre taciute, rancori, gelosie, fraintendimenti mai chiariti, in una lotta senza esclusioni di colpi, sostenuta, per fortuna loro, da una grande attrazione fisica che li tiene uniti.

Il testo di Schmitt è un veloce e dinamico confronto verbale tra i due protagonisti, un susseguirsi di battute, ora amorevoli ora feroci, ora ironiche ora taglienti, uno scontro che si genera dove una grande passione inespressa cerca un modo per sfogarsi. Il battibecco è necessario, vitale. Il confronto incessante, il dire apertamente quello che era percepito da tempo, la consapevolezza chiara ed intelligibile di alcune realtà e verità prima solo intuite sono momenti necessari alla vita di coppia, per permettere a due persone di crescere insieme, di rispettarsi, di convivere.

Schmitt, che al Teatro Verdi ricordiamo per la bellissima pièce «Il Visitatore» (Alessio Boni e Alessandro Haber, 2014), mette in scena una macchina narrativa pressoché perfetta, un dialogo brillante e pungente fatto fin da subito di sgambetti, frasi non dette, punzecchiature e battute corrosive, che lascia trapelare pian piano una realtà ben diversa da un rassicurante quadretto borghese.

Il prolifico scrittore belga di lingua francese si conferma un fine conoscitore di tutte le corde dell’animo umano e racconta con la sua usuale leggerezza e la sua capacità di grande narratore una storia estremamente attuale: «Piccoli crimini coniugali» è un piccolo gioiello che mette a nudo i tentativi della coppia, un po’ comici, un po’ drammatici ma sicuramente reali, di riemergere alla serenità.