Critiche ad Emiliano per la scelta del PD sulle donne
“Emiliano indossa gli abiti del ‘duro e puro’, ma gli vanno piuttosto stretti. Ci sono circa 13 consiglieri di maggioranza che hanno votato la legittima pregiudiziale sulla parità di genere. Quindi, siamo seri: se Emiliano avesse voluto, avrebbe diretto i suoi consiglieri come fa sempre e, soprattutto, avrebbe inserito più donne nelle liste del 2010 e può provarci ancora nel 2015. La sua posizione è strumentale e non è credibile”. Lo dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Marmo (Forza Italia).
“Il segretario del Pd – prosegue Marmo - deve sapere che la nostra posizione è stata di grande coerenza e di grande correttezza, da sempre, nei confronti delle donne che chiedevano la doppia preferenza. Personalmente, non ho mai condiviso questa opzione e l'ho dichiarato pubblicamente. Se i partiti lo ritengono, devono inserire le donne, prima che nelle liste, nella vita dei partiti, sempre più sclerotizzati. È una scelta diversa e di natura politica. Sta di fatto che Emiliano oggi indossa una maschera che non gli si addice: se è per le donne come dice, anziché prenderle ancora in giro inserendole come capilista, ne candidi più che può nelle sue liste. Solo allora sarà credibile. La cosa che più mi rattrista non sono le contumelie, a vario modo proferite contro di noi, ma il fatto che donne - apparentemente intelligenti - si siano fatte strumentalizzare in malo modo da una sinistra che pubblicamente le decanta ma segretamente le cancella. La sinistra in Consiglio aveva una maggioranza schiacciante. Ma se gli alti dirigenti emilianei sapevano che ciascun consigliere non era d'accordo su quella linea, perché hanno insistito in questo traccheggiamento durato anni dalla votazione che bocciava la doppia preferenza? Perché non essere sinceri dal primo momento? È più vigliacco chi chiede il voto segreto o chi nel segreto si nasconde?”.
“ Oggi Emiliano, come è nel suo stile – conclude Marmo - predica bene e razzola molto male. Non doveva cancellare alleanze? Non doveva cancellare le candidature che non obbedivano? Lo hanno sentito tutte, nell'ultimo incontro promosso dal comitato!”.
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