Xylella e le colpe del governo Vendola
“L’attuazione del Piano predisposto dal commissario straordinario per l’emergenza Xylella Giuseppe Silletti provoca – dichiara il consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, Andrea Caroppo - una profonda indignazione per gli anni di ritardo con i quali si è arrivati all’attuazione di quel Piano, un tempo che oggi appare colpevolmente infinito dopo l’individuazione prima, e la diffusione poi, del batterio killer che avrebbe determinato una situazione che lo stesso Capo del Corpo forestale dello Stato Cesare Patrone ha definito paragonabile a quella della Terra dei Fuochi in Campania, e ormai dal Salento appare destinata ad allargarsi piuttosto che ridimensionarsi. La giunta regionale – continua Caroppo - si è in questa occasione distinta per mancanza di coraggio, nell’attuazione dei primi, necessari interventi, che avrebbero evitato il diffondersi del batterio, circoscritto l’emergenza in corso e salvato il comparto olivicolo e l’immagine di un territorio, e la faccia di un ente che ha nel ramoscello d’ulivo il simbolo addirittura nel logo. Un’inerzia che è continuata fino all’abdicazione totale delle proprie competenze, e con l’ancora ostinata volontà, emersa anche nella redazione del Piano di Sviluppo Rurale, di voler affrontare una emergenza di tale entità con misure (anche e soprattutto finanziarie) ordinarie e non straordinarie. Un disastro annunciato, che ha provocato uno scenario che oggi appare desolato e apocalittico e destinato ad avere ripercussioni e conseguenze nel medio e lungo periodo ancor più gravi e profonde, a livello internazionale, e per l’intera economia pugliese; in aggiunta alla perdita di un patrimonio inestimabile di ulivi secolari che una giunta di centrosinistra incapace e inadeguata è riuscita nell’impresa – conclude Caroppo - che sembrava impossibile di distruggere e dilapidare”.
- Dettagli