Sindaco Decaro: vi spiego come ho speso a Bari i soldi del Comune
Il sindaco Antonio Decaro e il dirigente della ripartizione Ragioneria Francesco Catanese hanno presentato ieri pomeriggio il rendiconto di gestione - esercizio finanziario 2014.
"Siamo qui per rendere conto ai cittadini di come il Comune di Bari abbia impiegato le risorse pubbliche gestite durante lo scorso esercizio finanziario (2014) - ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro - misurando i risultati conseguiti grazie al lavoro messo in atto dall'intera organizzazione dell'ente. Con l'obiettivo di accertare e certificare lo stato di salute del Comune mettendo a confronto le aspettative iniziali e i programmi stilati con i risultati oggettivamente raggiunti, valutando al tempo stesso la performance della struttura comunale.
Anche lo scorso anno, purtroppo, è stato caratterizzato da grandi incertezze e difficoltà. L'assenza di un assetto chiaro del federalismo fiscale, introdotto nel 2009, ed i continui interventi normativi che si sono susseguiti, sia per ridurre la spesa della pubblica amministrazione sia per una serie di rivisitazioni della fiscalità locale, hanno generato una situazione di grande indeterminatezza sui flussi di entrata.
A questa si aggiungono le difficoltà legate alle numerose novità introdotte dai nuovi principi contabili e dagli schemi di bilancio previsti con il decreto sull'armonizzazione contabile (D.Lgs 118/2011), una sperimentazione a cui il Comune di Bari ha aderito per il terzo anno consecutivo, impegnando i funzionari della ripartizione in una serie di approfondimenti e di verifiche utili ad una corretta lettura e interpretazione dei bilanci".
Non di poco conto, nel quadro complessivo, è il dato che riguarda i progressivi tagli di risorse economiche che il Governo ha effettuato sui trasferimenti agli enti locali. Si è passati infatti dai 13,279 milioni del 2011 ai 57,637 milioni di euro del 2014 e nonostante ciò i risultati del 2014 testimoniano, ancora una volta, la virtuosità del bilancio comunale. A questo risultato hanno contribuito una serie di provvedimenti e sforzi posti in essere da tutta la macchina amministrativa, tra cui le attività di lotta all'evasione fiscale condotte in questi anni che permesso di far fronte all'ulteriore taglio dei trasferimenti statali.
Proprio grazie alla solidità del bilancio comunale è stato possibile far fronte agli impegni eccezionali assunti in sede di Bilancio di Previsione, tra cui:
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Corrispettivo AMTAB - integrazione €1.100.000,00
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Canile sanitario - rata leasing €205.000,00
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Interventi di ripristino alloggi per emergenza abitativa €50.000,00
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Indennità occupazione ex mercato ittico € 101.030,43
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Elezioni amministrative e municipali €2.845.725,52
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Fiera del Levante - contributo straordinario €1.500.000,00
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Arredo urbano Municipi €855.000,00
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Reddito di Cittadinanza - Solidarietà sociale € 400.000,00
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Fondazione Petruzzelli - trasferimenti € 2.000.000,00
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Ufficio diritti animali - canili comunali €231.000,00
Dunque, nonostante i tagli e le uscite straordinarie, il Comune di Bari è riuscito sostanzialmente a mantenere inalterati i servizi erogati alla collettività grazie all'andamento delle entrate correnti nel triennio 2012-2014. Il gettito di tali entrate evidenzia un andamento stabile per gli anni 2012 e 2013, con un incremento nel 2014 ascrivibile all'incremento delle entrate tributarie per effetto sia della proficua attività di lotta all'evasione, sia del maggior gettito, rispetto a quello atteso, ottenuto con la Tasi, un'imposta prevista espressamente dallo Stato centrale a compensazione della soppressione di altre entrate comunali. Il maggior gettito di questa imposta, dovuto anche all'assenza di dati e parametri pregressi, ha permesso inoltre al Comune di far fronte alle minori entrate derivanti dall'Irpef causate dalla perdita di posti di lavoro.
A questo dato va aggiunto sicuramente tutto il lavoro effettuato sul contenimento della spesa corrente (ovvero quella parte di spesa rivolta al funzionamento dei diversi servizi dell'ente), che si è concentrato principalmente sulla riqualificazione degli stessi servizi erogati e sul risparmio previsto per legge e utile a fronteggiare i significativi tagli operati dallo Stato. Il 2014 è stato caratterizzato da un'ulteriore contrazione delle spese correnti, rispetto ai precedenti esercizi, per effetto delle limitazioni disposte dai previgenti provvedimenti di finanza pubblica e di quelle introdotte, in aggiunta, nel corso del 2014: in particolare il DL66/2014, che ha introdotto ulteriori misure tese a limitare il trattamento economico del personale pubblico e delle società partecipate e a ridurre la spesa per acquisizione di beni e servizi in proporzione alle spesa media sostenuta nell'ultimo triennio, e il D.L.90/2014 che ha introdotto un'importante revisione della disciplina relativa agli onorari professionali per le Avvocature degli enti pubblici, ai diritti di rogito per i segretari comunali, e agli incentivi per la progettazione interna. Senza dimenticare gli effetti delle nuove modalità di contabilizzazione di spesa previste dall'armonizzazione contabile.
Il direttore della Ragioneria comunale Francesco Catanese ha evidenziato: "Per quel che attiene le spese in conto capitale, nel complesso gli impegni assunti nel corso del 2014 risultano in linea con quelli assunti negli esercizi precedenti. Viceversa, il volume dei pagamenti in conto competenza ed in conto residui evidenzia un incremento rispetto al triennio precedente. Per cui, nonostante le rigide regole del Patto di Stabilità, che negli anni hanno penalizzato proprio la capacità di pagamento degli enti per spese d'investimento, il Comune di Bari è riuscito nel 2014, grazie ad un'oculata attività di programmazione, a destinare maggiori risorse alla spesa per la manutenzione e valorizzazione del patrimonio comunale. Su questo fronte Comune di Bari rappresenta un esempio virtuoso di amministrazione pubblica che si è adeguata alle nuove indicazioni nazionali in tempo reale senza penalizzare le aziende che con il Comune lavorano abitualmente. I cantieri aperti sul territorio cittadino stanno a dimostrarlo".
Il rendiconto di gestione dell'esercizio finanziario 2014 si chiude positivamente, sia per il rispetto degli equilibri di bilancio che dei numerosi vincoli di finanza pubblica. Il Comune di Bari può dunque ritenersi virtuoso sotto molteplici aspetti, tra cui meritano di essere sottolineati:
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rispetto del Patto di Stabilità interno, obiettivo per niente scontato, considerate le diverse situazioni esistenti nell'ambito del panorama nazionale;
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rispetto dei vincoli relativi a diverse tipologie di spesa: "personale, studi e consulenze, relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza, sponsorizzazioni, missioni, formazione. acquisti, manutenzione, noleggio ed esercizio autovetture, acquisto di mobili e arredi";
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riduzione del debito contratto, ulteriormente ridimensionato rispetto a quello registrato nel 2013. L'indebitamento del Comune di Bari è tra i più bassi a livello nazionale e la sua continua riduzione consente una parallela riduzione degli oneri per il rimborso (quota interessi e quota capitale) con liberazione di risorse di parte corrente destinabili ad altri interventi;
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riduzione della rigidità della spesa corrente (calcolata rapportando la somma della spesa per il personale e per il rimborso di prestiti al totale delle entrate correnti) grazie alla continua riduzione delle spese per ammortamento mutui e delle spese per il personale;
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deciso incremento dei pagamenti per spese d'investimento rispetto al triennio precedente, circostanza che denota una virtuosa inclinazione alla conservazione e valorizzazione del patrimonio pubblico in ragione di una rinnovata capacità di saper programmare gli interventi in termini di spesa d'investimento.
In conclusione il sindaco Antonio Decaro ha tracciato gli impegni per il futuro: "Ho intenzione di mantenere l'impegno di abbassare le tasse a partire dalla Tasi. Quest'anno disponiamo dei tempi che ci consentiranno di programmare il bilancio in modo da organizzare in maniera più consona anche i tributi. Secondo le prime stime attendiamo ulteriori tagli statali per 8 milioni di euro circa. Questo ci imporrà di riprogrammare la spesa lavorando sulla riduzione dei canoni di locazione, per cui già quest'anno abbiamo risparmiato 2.300.000 euro, di utilizzare diversamente le spese dell'edilizia giudiziaria che da settembre 2015 torneranno in capo al Governo e di ottimizzare gli utili che ci aspettiamo di recuperare dall'efficientamento e dal lavoro delle aziende municipalizzate".
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