Bilancio IX legislatura Regione Puglia secondo presidente Onofrio Introna
Onofrio Introna, presidente uscente del Consiglio regionale della Puglia, traccia un bilancio della precedente legislatura regionale. “La IX può essere affidata agli archivi – afferma Introna - come una legislatura dell’unità, che ha visto tutte le forze politiche unanimi su grandi temi. La battaglia per la difesa dei tribunali minori ci ha visto concordi, come quella per ottenere treni moderni e veloci, intrapresa al fianco di prestigiose testate giornalistiche. Il Consiglio intero, con il governo regionale, ha condiviso la campagna contro le trivelle e il petrolio in mare, che continuiamo a sostenere insieme al sistema degli enti locali, alle forze sociali, alle associazioni.
Ricordo con orgoglio – dichiara Introna - l’unanimità sul contrasto al gioco d’azzardo: la Puglia è tra le regioni leader della sfida alla ludopatia, abbiamo creato un fronte unico che vede la Regione affianco alle famiglie, alla scuola, alla Chiesa, al movimento antiusura e alle Forze dell’Ordine.
Un merito oggettivo del Consiglio regionale che ho avuto l’onore di presiedere dal 27 maggio 2010, è l’aver avviato autonomamente il contenimento dei costi della politica. Siamo stati i primi a porci il problema, a tagliare, quando ancora non erano esplosi i casi “spese pazze”, “Fiorito”, “mutande verdi”. Le spese complessive di funzionamento del Consiglio già non superavano i 100mila euro annui complessivi, vale a dire la somma che in altre Regioni era assegnata singolarmente ad ogni consigliere per gli extra. Eppure le abbiamo ridotte ulteriormente ed abbiamo cancellato le auto blu: l’unica rimasta al Consiglio è quella a disposizione del Presidente: il contachilometri segna quasi 600mila chilometri.
Il Consiglio pugliese ha rispettato – secondo Introna - il momento difficile degli italiani, investiti dalla crisi: oggi la Puglia è la regione più leggera per i contribuenti. Ha iniziato, nel novembre 2012, eliminando il vitalizio e l’assegno di fine mandato, poi facendo proprie le indicazioni della Conferenza Stato-Regioni, che ha unificato la giungla retributiva. Ora tutti i consiglieri regionali d’Italia ricevono le stesse indennità ed ai pugliesi sarà applicato un trattamento pensionistico calcolato col sistema contributivo, come per tutti i lavoratori, mentre è eliminata ogni forma di “fine mandato”.
Confortati anche dal giudizio della Corte dei Conti, abbiamo mantenuto un profilo istituzionale virtuoso. I Gruppi consiliari hanno usato le risorse a soli fini istituzionali, contenendo le spese e conseguendo importanti economie, tanto che molti hanno restituito parte dei pur ridotti fondi ricevuti annualmente.
È un percorso che ha reso – a parere di Introna - la IX legislatura sinonimo di autoriforma, a partire dalla modifica dello Statuto, in doppia lettura nel 2012, che ha ridotto il numero dei consiglieri regionali dell’Assemblea che sta per insediarsi prima da 70 a 60, subito dopo a 50 (più il presidente eletto). E sempre per contenere i costi, abbiamo ridotto il numero degli assessori da 14 a 10, di cui massimo due esterni.
Mentre affidiamo alla nuova legislatura la prima sede del Consiglio regionale della Puglia dal 1970, in completamento in via Gentile e la localizzazione di parte della Biblioteca consiliare nella Cittadella della Cultura, in progetto nell’ex Caserma Rossani sempre a Bari, voglio ribadire in questa sintetica rilettura del quinquennio il rammarico per non essere riuscito a fare approvare, in sede di adeguamento ai rilievi della Corta Costituzionale alla legge elettorale, le norme utili a favorire la “parità di genere”. Rimane per me una vera ferita.
Alla conclusione del mandato, ringrazio quanti – dichiara Introna - hanno consentito all’Ufficio di Presidenza e a me di raggiungere questi traguardi, confortati dalla condivisione dei capigruppo consiliari, in un percorso di coerente e costante riduzione di benefit, costi, spese, che ha dato ai cittadini un segnale di attenzione ai loro problemi. E voglio accomunare – conclude Introna - in un pensiero riconoscente tutti i colleghi, di maggioranza e delle minoranze, i dirigenti e l’intero personale del Consiglio.
A tutti va il mio “Grazie”, al quale ha ragione di unirsi tutta la Puglia.”
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