Sab23112024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Contrasti tra Sindaco e Regione per emergenza abitativa a Foggia

Botta e risposta tra il sindaco di Foggia, Franco Landella, e l'assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese, in riferimento all'emergenza abitativa nel capoluogo dauno. Come è noto mercoledì le forze dell'ordine hanno reso possibile lo sfratto di 44 famiglie dagli alloggi fatiscenti del “Salice nuovo”.

“È opportuno dire senza giri di parole – afferma il primo cittadino - che questa vera e propria bomba sociale sul fronte dell’emergenza abitativa ha chiare e definite responsabilità politiche, che sono tutte in capo alla Regione Puglia, cui spetta il compito, attraverso l’Arca, di realizzare alloggi in edilizia economica e popolare e di sbloccare quei programmi urbanistici che prevedono la cessione al Comune di appartamenti da utilizzare proprio per alleviare la crescente tensione abitativa”

Per il sindaco Landella non c'è dubbio: le colpe sono della Regione e i consiglieri regionali del Foggiano devono – secondo lui – attivarsi per sollecitare il governo regionale a trovare urgenti soluzioni. “E' tempo che i rappresentanti del nostro territorio e della nostra città in seno alla Giunta regionale, indipendentemente dalle specifiche deleghe di competenza, dimostrino – afferma Landella - un’attenzione politica concreta per questa situazione. Il loro impegno risulta oggi un dovere al quale non possono venire meno”.

"Rispondo molto volentieri al sindaco di Foggia sul sacrosanto tema dell’emergenza abitativa - afferma l'assessore Piemontese.
“Sono testimone diretto degli sforzi compiuti dal Comune di Foggia negli anni che abbiamo alle spalle e sono lieto del fatto che – dichiara Piemontese - l’attuale guida dell’Amministrazione converga, oggi, con una visione che ha lavorato a un netto incremento dell’utilità pubblica nella programmazione di impulso privato, prevalentemente proprio per provare a dare una soluzione alla storica emergenza abitativa di Foggia.
Sono certo che la collega Anna Maria Curcuruto saprà leggere, nel richiamo del sindaco di Foggia, sebbene espresso con i toni irrituali di una nota stampa, la necessità di aprire un tavolo Foggia per riordinare le molte questioni urbanistiche pendenti".

Sugli sfratti eseguiti il sindaco esprime un giudizio molto positivo: “l’amministrazione comunale ha scritto una pagina di legalità per la città di Foggia, affermando il principio di legalità senza dimenticare il valore del principio di solidarietà. La giornata di tensione legata allo sfratto esecutivo delle famiglie alloggiate nei locali del Salice Nuovo è stata purtroppo il tributo pagato per anni di sciatteria amministrativa, di disinteresse, di incapacità di intervenire con determinazione e risolutezza in una situazione che mostrava da tempo le sue criticità croniche. E’ emerso chiaramente che solo una esegua minoranza, per la quale ci siamo immediatamente attivati nella ricerca di soluzioni alternative, risulta essere legittimata dall’amministrazione comunale. Il resto degli occupanti, infatti, è in una condizione di abusivismo che abbiamo provveduto ad interrompere”.

Il sindaco però usa bastone e carota perchè, ad esempio, non dimentica comunque di esprimere la sua vicinanza ai problemi delle famiglie sfrattate. “È del tutto evidente – dichiara il primo cittadino - che siamo in presenza di un’emergenza dai tratti assolutamente drammatici, per la quale voglio esprimere la mia piena solidarietà alle famiglie che stanno vivendo questa difficoltà. Per loro il Comune di Foggia, compatibilmente con i limiti di legge, determinati dall’adesione al ‘Decreto Salva Enti’, e le difficoltà di carattere finanziario, si sta impegnando senza sosta per individuare soluzioni: dalle abitazioni destinate ai custodi delle strutture sportive e scolastiche sino all’ala inutilizzata della scuola ‘Altamura’ di via Petrucci. Si tratta chiaramente di opzioni emergenziali, che tuttavia dimostrano, a differenza del passato, la volontà di non lasciare sole queste famiglie”. (Mauro De Carlo)