Centinaio di assunzioni per Arif. Critiche e dubbi sul metodo di selezione
L'Agenzia Regionale per attività Irrigue e Forestali (ARIF) è pronta ad assumere un centinaio di operai. Ci sarà un bando pubblico o un concorso? Sembrerebbe proprio di no. Eppure l’ARIF, costituita nel 2010, è un Ente tecnico-operativo pubblico. Il suo compito è l’attuazione degli interventi in ambito forestale ed irriguo attraverso attività e servizi a connotazione non economica finalizzati al sostegno dell’agricoltura e alla tutela del patrimonio boschivo.
Lo scorso anno la Giunta regionale ha deciso di affidare all’Arif competenze in merito alle operazioni di eradicazione dei focolai individuati ad aprile 2014 in applicazione delle disposizioni emanate dalla Commissione Europea. Decisione di affidamento motivato dal fatto che Arif risulta in possesso di idonee risorse umane e strumentali che possono garantire la tempestività e la corretta esecuzione delle operazioni. Per questo motivo Regione Puglia e Arif hanno sottoscritto lo scorso anno un apposito protocollo. Ora Arif, in applicazione di quell’accordo, è pronta a fare un nuovo carico di lavoratori. I nuovi assunti dovrebbero essere impiegati, quindi, nella lotta e il contrasto alla Xylella fastidiosa. Nei loro confronti verrebbe stipulato un contratto di somministrazione a tempo determinato tramite agenzie interinali. Ed il punto è proprio questo. Perché si ricorre alle agenzie interinali e non si fa un bando pubblico? Se lo chiede Ernesto Abaterisso, presidente del gruppo consiliare regionale del PD che ora vuole delle risposte precise sia dal governatore della Puglia, Michele Emiliano, che dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Leo di Gioia. E’ per questo che ha presentato una specifica interrogazione.
Occorre evidenziare che Arif anche in passato ha utilizzato il metodo delle assunzioni tramite agenzie interinali. Lo ricorda bene anche il capogruppo PD Abaterusso il quale nell’interrogazione ha scritto che “per l'ennesima volta l'Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali assume personale senza seguire una procedura di evidenza pubblica e trasparente che dia la possibilità a tutti - e non solo ai ben informati - di essere inseriti in un ambiente lavorativo, ricorrendo piuttosto ad agenzie interinali i cui metodi di assunzione non possono garantire adeguata pubblicizzazione”.
Ma il punto non è solo questo. Infatti, secondo Abaterusso “non si capisce neppure attraverso quali meccanismi si sia pervenuti alla individuazione delle agenzie interinali che forniranno nuovo personale all'Arif. Insomma, secondo Abaterusso è assolutamente necessario che adesso Emiliano e Di Gioia rispondano all'interrogazione e facciano sapere al più presto “quali misure il Governo regionale intenda intraprendere per bloccare l'attuale metodo di assunzioni e introdurre per le stesse procedure aperte e trasparenti”. (Mauro De Carlo)
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