Le sollecitazioni di De Leonardis (Area popolare) al governatore pugliese per dare certezze lavorative ai dipendenti delle Province
Il presidente del Gruppo regionale Area Popolare, Giannicola De Leonardis, è intervenuto per sollecitare la Regione Puglia ad affrontare in modo serio il problema dei dipendenti delle Province. “Il 26 gennaio scorso – dice De Leonardis - era stata comunicata ufficialmente, dopo le precedenti e informali rassicurazioni del presidente Michele Emiliano, la volontà della Giunta regionale di prendere in carico gran parte del personale impegnato nelle biblioteche, nei musei e nelle pinacoteche dipendente dalle amministrazioni provinciali, e il cui destino è diventato nebuloso dopo gli effetti nefasti della Riforma Delrio e l’attribuzione di ‘funzioni non principali’ per quelle svolte nei contenitori culturali.
Avevamo preso atto con soddisfazione di questa apparente svolta, che avrebbe salvato presidi storici dal valore incommensurabile e dalla marcata identità con i rispettivi territori, come la biblioteca Magna Capitana di Foggia, una realtà tra le più preziose del Mezzogiorno. Così come abbiamo poi preso atto della relazione in Commissione dell’assessore al personale e vicepresidente della giunta Antonio Nunziante, che ha spiegato come nel cronoprogramma che l’esecutivo si è imposto in merito all’ingresso di nuovo personale, quello derivante dalle amministrazioni provinciali avrebbe avuto la priorità. Ma alle parole non sono seguiti ancora atti concreti. E se prima le preoccupazioni erano legate al numero e al possibile rischio di ridimensionamento dei vari contenitori per la mobilità forzata in altri enti di unità di personale dalla professionalità ormai acquisita e necessaria per mantenere e garantire gli standard attuali, adesso, con l’apertura ieri sera alle 19 del portale nazionale per la mobilità del Ministero della Funzione Pubblica, di fatto sono già state individuate delle figure professionali che oggi ricoprono mansioni rilevanti per il mantenimento e la piena efficienza di servizi e prestazioni erogate dai contenitori stessi, ma rischiano – in mancanza di un intervento della Regione – di essere destinate entro trenta giorni ad altri enti come il Ministero di Grazia e Giustizia (è il caso dei dipendenti categoria B5, per fare solo un esempio).
I tempi serrati non impongono quindi ulteriori esitazioni e tentennamenti: per questo sollecitiamo, dopo l’approvazione della legge quadro vuota di contenuti, una decisa accelerazione – conclude De Leonardis -per salvare i pilastri della cultura pugliese e preservare e continuare a valorizzare al meglio la professionalità del personale”.
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