Ora gli internalizzati nelle ASL pugliesi rischiano di perdere 150 euro dallo stipendio
“La tutela degli oltre 4000 lavoratori internalizzati ASL di Puglia deve diventare una priorità della Giunta regionale di Centrosinistra guidata da Michele Emiliano. Indietro – dice il consigliere regionale Cosimo Borraccino, presidente della II Commissione (Affari Generali e Personale) - non si può e non si deve tornare! Sia chiaro: i dipendenti ora internalizzati sono tutelati dalla clausola sociale ma il ritorno al passato significherebbe innanzitutto dover rischiare ‘vessazioni’ sul luogo del lavoro alla luce anche della nuova normativa in materia che tutela meno rispetto al passato i lavoratori (Jobs Act, cancellazione dell'articolo 18). Inoltre ci sarebbe il ‘cambio del contratto collettivo’ che passerebbe da quello attuale AIOP (sanità privata) a quello multiservizi con la conseguente decurtazione’ media di 150euro al mese sulla busta paga di ogni lavoratore e in questo caso parliamo di persone che non arrivano a guadagnare mille euro mensili! Ho incontrato il presidente Emiliano chiedendo che questo punto diventi centrale nell'azione del Governo regionale sostenuto anche da me e dal mio Gruppo consiliare di Noi a Sinistra per la Puglia. Su questo tema non saremo disponibili a contrattazione politica anche perché, è stato ampiamente dimostrato in questi anni e confermato giovedì scorso dai sei Direttori generali ASL in Commissione Sanità, da me richiesta, che la Regione riparmia oltre 6 milioni di euro all'anno! Dietro a quei numeri importanti ci sono 4mila cuori con 4mila famiglie da tutelare! Ed ora verso lo sciopero del 1° aprile che deve essere unitario di tutte le sigle sindacali”.
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