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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

I consiglieri regionali M5S membri della Commissione Sanità chiedono a Emiliano che le strutture pubbliche effettuino la distribuzione diretta dei farmaci ai pazienti dimessi dagli ospedali

M5S contro Michele Emiliano. Il problema questa volta sono i farmaci necessari a garantire la prima cura ai pazienti dimessi dagli ospedali. "Quasi nessuna struttura, in Puglia, eroga direttamente i farmaci per il primo ciclo di cura, così come previsto dalla Legge 405/2001, in fase di dimissione dal ricovero ospedaliero. Questa prassi ci costa all'incirca 300 milioni di euro ogni anno”. Questa la denuncia dei consiglieri regionali M5S membri della Commissione Sanità, Mario Conca e Marco Galante che proseguono annunciando la presentazione di una mozione in merito indirizzata al presidente della Regione Michele Emiliano: “Chiediamo un impegno formale del presidente Emiliano nell’individuare la distribuzione diretta dei farmaci, come via prioritaria, nell’adottare provvedimento che garantiscano, anche mediante l’uso di tecnologie innovative, la tracciabilità della distribuzione e nel coinvolgere le figure professionali e le associazioni di categoria nella fase di predisposizione degli atti regionali, anche mediante la costituzione di un apposito tavolo di consultazione. Con l’acquisto dei farmaci per il tramite della farmacia ospedaliera, si potrebbe ad esempio usufruire di uno sconto del 60% e risparmiare così ingenti risorse economiche pubbliche”.

Il Movimento 5 Stelle si occupa da tempo della spesa farmaceutica in Puglia; questa mozione segue  la denuncia di Mario Conca sugli sprechi riguardanti i farmaci necessari al primo ciclo di cura e l’interrogazione sempre sul tema dei farmaci per il primo ciclo di cura presentata da Bozzetti, Conca e Galante.
Secondo l’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, ricordano i pentastellati, nei primi sette mesi del 2015 la spesa farmaceutica ospedaliera regionale ha sforato il tetto programmato del 3,5% sul Fondo Sanitario Nazionale, raggiungendo il 5,3% con uno scostamento in valori assoluti lo scostamento di + 1324 miliardi. Anche la spesa farmaceutica territoriale regionale ha sforato il tetto di spesa stabilito nell’11,35% del FSN: la Puglia ha raggiunto una percentuale del 14,5%.
“Nessun risultato concreto - proseguono i cinquestelle - è seguito all’impegno da parte della Regione Puglia, con Delibera della Giunta n. 177 del 2007, ad approvare un Piano delle azioni volte al contenimento della spesa farmaceutica all’interno degli ospedali attraverso l’attuazione di programmi di rafforzamento della farmacovigilanza, di monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva in ospedale, di gestione informatizzata dei consumi di farmaci, attraverso la predisposizione di linee guida per l’utilizzo appropriato dei farmaci per i quali è prevista la redazione del piano terapeutico. Con Regolamento Regionale n. 3 del 2013, inoltre, sono state dettate le modalità organizzative di distribuzione diretta dei farmaci nonché previste misure volte a favorire il ricorso a tale forma di distribuzione, prevedendo peraltro la registrazione dell’attività di erogazione ai fini del monitoraggio della spesa farmaceutica. Nelle more della ridefinizione complessiva della governance farmaceutica è necessario quindi – concludono gli esponenti del M5S - garantire il rispetto del succitato Regolamento Regionale per favorire la distribuzione diretta, vigilando sull’applicazione della normativa vigente e prevedendo opportuni provvedimenti sanzionatori nell’ipotesi di violazione della stessa”.