Ammalato pugliese costretto a pagare al privato una tac prima di fare la chemioterapia
Smantellare la rete oncologica leccese e rifarla nominando un nuovo responsabile. È' questa la ricetta del consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Luigi, Manca, anche in qualità di vice presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia, ma soprattutto in virtù della sua esperienza medica di chirurgo senologo. "Fino a quando non si metterà mano in modo organico e drastico a rimodulare la rete e affidarlo a una persona capace non solo in termini di professionalità, ma anche di collaborazione, nel senso di sapere essere collante con gli altri colleghi - spiega Manca - casi come quelli Gianfranco Marchello si verificheranno, purtroppo, ogni giorno".
Il 58enne leccese affetto da leucemia ha denunciato di essere ricorso ai privati per effettuare una Tac indispensabile per iniziare la chemioterapia, una tac che non era possibile effettuare, prima di un mese, in nessuna struttura pubblica. "Il paziente ha dovuto sborsare di tasca propria - commenta Manca - circa 500 euro, che fortunatamente aveva, pur sottraendoli dal proprio stipendio. Ma mi chiedo chi non ha questa disponibilità economica che fa? Rinuncia rischiando la propria vita? Ma tutto questo non sarebbe necessario, ribadisco, se la rete oncologica funzionasse seriamente"
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