Per la Regione Puglia sono stati ascoltati dalla Procura di Trani sia l'assessore regionale ai Trasporti Giannini che il presidente Michele Emiliano. Dai magistrati ci andrà anche Nichi Vendola?
L'appalto per il raddoppio del tratto ferroviario a binario unico tra Corato e Andria "non è nemmeno stato assegnato"; se i lavori fossero stati eseguiti, il disastro del 12 luglio "non sarebbe potuto accadere". A dichiararlo è l'eurodeputato e leader della Lega Nord Matteo Salvini che lancia accuse grandi come macigni contro l'inerzia dimostrata in Puglia nel gestire i finanziamenti europei che erano stati già stanziati e resi disponibili per quei lavori.
Salvini non si limita a polemizzare: va ben oltre, vuole la verità. Ha chiesto alla Commissione europea di valutare l'opportunità di costituire una commissione d'inchiesta finalizzata a fare chiarezza sul disastro ferroviario per la parte riguardante proprio il mancato utilizzo dei finanziamenti. Con un'interrogazione a richiesta di risposta scritta Salvini ha chiesto alla Commissione europea se conosce i motivi per cui sono stati usati solo in parte i finanziamenti Ue per la Ferrovia Bari Nord.
Salvini evidenzia che nell'ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2007-2013 fu approvato uno stanziamento di 180 milioni di euro per modernizzare e mettere in sicurezza la ferrovia, ma "benché il progetto approvato dalla Commissione prevedesse il completamento degli interventi entro il 2015, molti dei lavori previsti non sono stati realizzati". Insomma, Salvini va dritto ad una conclusione logica: se in Puglia fossero stati rispettati i tempi di utilizzo dei finanziamenti europei quel disastro, costato la vita a 23 persone e il ferimento di 51 altre, non sarebbe mai accaduto.
E' un dito accusatorio rivolto a coloro che potrebbero, al momento potenzialmente, essere stati incapaci - saranno soltanto le indagini dell'inchiesta giudiziaria a poterli individuare - di gestire il grande flusso di denaro europeo. Tra costoro potrebbero esserci Ferrotranviaria e i governi regionali a guida Vendola ed Emiliano? Gli inquirenti, al momento, vagliano ogni ipotesi e tutti i documenti, sia quelli forniti dagli interessati che quelli sequestrati. Per la Regione Puglia sono stati ascoltati dalla Procura di Trani sia l'assessore regionale ai Trasporti Giannini che il presidente Michele Emiliano.
In Puglia nel frattempo è tornato Nichi Vendola che nei mesi scorsi era in Canada per le procedure di adozione del figlio registrato con il compagno Eddy Testa. Che sia tornato perché immagina di poter essere ascoltato dai magistrati come “persona informata dei fatti” in riferimento alle cause del mancato raddoppio del binario ferroviario? (Cosima Miacola)
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