Renzi a D'Alema da Lecce: "non basta avere un curriculum occorre avere un futuro".
“Lecce? Sono felice di esserci. Io la considero la Firenze del Sud.” E' questo il giudizio alla città salentina che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha espresso nella manifestazione in favore del “si” ai quesiti del referendum costituzionale. “Mi scuso con chi è rimasto fuori perché non è riuscito ad entrare in questo teatro stupendo , pieno di persone” - ha detto il premier a conferma della folla che lo ha atteso nei pressi del Politeama nonostante il maltempo. Una folla che sapeva già che non sarebbero mancate le frecciatine al più agguerrito degli oppositori interni al partito, Massimo D'Alema, che in particolare nel Salento ha ancora un folto gruppo di seguaci. E la folla non è stata delusa: “Da queste parti – ha affermato Renzi lasciando immaginare di riferirsi proprio a D'Alema - passano presunti esegeti di sinistra, ma non basta avere un curriculum, bisogna avere un futuro ...”.
In merito al referendum Renzi ha detto che “se vince il No tornano quelli di prima. Non vorrei che venisse fuori una nuova Bicamerale con D'Alema e Berlusconi”. Renzi ha ricordato poi a tutti che a dire “Basta con questo bicameralismo perfetto” fu il 9 settembre di 37 anni fa addirittura anche Nilde Iotti in un discorso a Piombino. Massimo rispetto anche per chi voterà no al referendum ma per Renzi “è finito il tempo in cui in Europa si sorride di noi. Ma perché finisca davvero l'Italia deve dimostrarsi capace di cambiare”.
Votare sì al referendum significa per Renzi dire “basta con i mille parlamentari, quanti ne ha la Cina, con la differenza che la Cina ha una popolazione enorme”.
Renzi ha parlato a braccio a Lecce, senza alcun discorso scritto. “In Italia — ha detto Renzi — c’è bisogno di fare un Paese più semplice, vale per la riforma costituzionale e vale per la burocrazia. Oggi, di fronte all’esigenza di semplificare, vi sembra possibile che noi continuiamo ad avere un parlamento più costoso dell’Occidente? Il referendum non serve a discutere del futuro del governo o della legge elettorale. Ma a cambiare l’Italia". Ed ancora. “La legge elettorale - ha detto Renzi- si può cambiare. Ascoltiamoci, sediamoci a un tavolo, e arriviamo a trovare una soluzione”. Sul referendum “è legittimo votare No ma chi vota No si tiene l'Italia nella palude. Quelli della vecchia guardia, protagonisti di tante riforme mancate, sono tutti per il No".
Poi Renzi a Lecce ha parlato anche di quanto sta accadendo nella Capitale, nel M5S e del probabile No alle olimpiadi. “Mi dispiace - ha affermato Renzi - per quello che sta accadendo a Roma perché prima di essere segretario del Pd o premier sono un cittadino e se non riescono a scegliere un assessore che duri per più di 24 ore io sono triste".
Il premier ha ammesso di aver "dato la disponibilità a Raggi a fare tutto ciò che serve per dare una mano, perché credo nelle Istituzioni".
Renzi ha parlato anche del no del Movimento cinque stelle alle Olimpiadi: "Dicono di no alle Olimpiadi a Roma - ha detto - perché qualcuno potrebbe rubare ma un Paese serio è quello che se qualcuno ruba lo arrestano, non quello dove si arrestano le grandi opere". (Cosima Miacola)
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