Emiliano accentratore di potere non ascolta neppure sindacati e medici per accreditamento delle strutture socio-sanitarie
“La partecipazione, per Emiliano, è una clava da agitare per le piazze, ma continua a non esistere nel suo modus operandi. E questo non lo diciamo noi, ma i sindacati, le associazioni, gli ordini professionali e le cooperative che anche oggi, in Commissione Sanità, hanno ribadito di essere state escluse dal procedimento di redazione della legge per l’accreditamento delle strutture socio-sanitarie. Il copione non cambia, da questo disegno di legge al Piano di Riordino”. Così il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo, a margine delle audizioni in III Commissione consiliare sul nuovo testo normativo in materia di autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio, all’accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private. “I rappresentanti ascoltati oggi –prosegue- hanno confermato di non aver avuto alcun dialogo con l’assessorato alla Sanità, di non essere stati né coinvolti nelle scelte né convocati per un confronto su un tema così importante. Il governo regionale si è dato latitante e ha ritenuto di sfornare il testo, ripercorrendo lo stesso percorso del piano di riordino ospedaliero. Con i risultati, ahinoi, che conosciamo: bocciature piovute da tutte le parti, tranne che –forse e non prima di un cartellino rosso già esibito in prima battuta- dal ministero, con un documento che si è limitato a ratificarne le direttive. Ovvero i tagli. Peraltro, approvare una legge sugli accreditamenti senza redigerne contestualmente il regolamento attuativo può risultare assolutamente inefficace. Così, anche stavolta –conclude Marmo- la Commissione è stata costretta a supplire il governo Emiliano e a colmare le lacune del suo operato”.
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