Le polemiche di Michele Emiliano contro il governo Gentiloni alla Fiera del Levante
Il governatore della Puglia è arrivato a dire pubblicamente che Papa Francesco lo vorrebbe incontrare per ascoltare le sue idee su come decarbonizzare le industrie inquinanti. Parole sfacciate che -secondo alcuni - smascherano l'eccentricità del personaggio. Michele Emiliano nel suo dicorso fatto all'inaugurazione della 81esima edizione della Fiera del Levante, rivolgendosi al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ha detto che "persino Papa Francesco mi ha invitato presso la santa Sede per descrivergli le nostre intenzioni e il nostro piano ed abbiamo scoperto di essere perfettamente allineati al Suo pensiero. Il processo di decarbonizzazione messo a punto dalla Regione Puglia è una cosa seria e mira ad eliminare totalmente il carbone dalle nostre produzione il più in fretta possibile.".
Il riferimento è principalmente all'Iva di Taranto. "Il Piano - spiega Emiliano - mira ad abbattere gli altissimi livelli di emissioni di Co2 e di diossine determinati soprattutto dall'Ilva di Taranto. Decarbonizzare l'Ilva costituirebbe ipso facto la chiusura delle procedure di infrazione di tutta l'Italia per i superamenti del PM1, ma nonostante la Regione Puglia insista da tempo in questa direzione si è persino evitato di inserire la decarbonizzazione tra le condizioni imposte agli acquirenti Ilva. Anzi questi ultimi posticipano in modo inaccettabile persino la copertura dei parchi minerari. ".
Emiliano poi ha parlato della bocciatura della legge regionale sulla partecipazione ma scivola sulla parola più polemica di queste settimane: vaccini. "Nessuno - dice Emiliano - deve avere paura del confronto. Il problema non sono le grandi opere o i vaccini. Il problema è la volontà dei cittadini di dire la propria sui grandi temi. La voglia degli italiani di riappropriarsi di spazi di partecipazione e autodeterminazione, nel rispetto delle leggi e degli obiettivi del Paese. Il suo Governo ha impugnato la nostra legge sulla partecipazione nella parte in cui consente a noi pugliesi di discutere in un dibattito pubblico delle opere di interesse nazionale nelle quali è coinvolta per ragioni istituzionali anche la Puglia dovendo esprimere intese o pareri. "
Sui vaccini però gli risponde indirettamente Gentiloni facendogli capire che su questo argomento, più di ogni altro, non si può lasciare spazio a interpretazioni o opinioni. "Rivendico con orgoglio - ha affermato Gentiloni - la decisione del governo sull'obbligatorietà dei vaccini dagli zero ai sei anni. Non possiamo, in un Paese civile e moderno come l'Italia, dare alcuno spazio a posizioni che negano, contraddicono o sminuiscono le conquiste della scienza o le condizioni della salute dei nostri bambini".
Come si ricorderà anche questo tema aveva infuocato il dibattito politico nelle scorse settimane ed è dovuto intervenire anche il presidente di Acrep Sanità Italia, Giuseppe Porro, per "invitare la politica a compiere urgentemente un passo indietro rispetto alla scienza che ha sempre ritenuto la vaccinazione uno strumento assolutamente sicuro e indispensabile per tutelare la salute dei cittadini".
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