Dopo istituzioni e sindacati anche il Partito Democratico chiede al governatore della Puglia e al sindaco di Tranto di rinunciare al ricorso al Tar per i problemi dell'Ilva
In tanti stanno chiedendo ad Emiliano di ritirare il ricorso Ilva al Tar. Ma ora a sollecitarlo, dopo finanche l'appello che gli è stato rivolto dal presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, è pure il segretario regionale del PD PugliaMarco Lacarra. “Appoggio e condivido l’appello del premier Gentiloni al presidente Emiliano e al sindaco Melucci a ritirare - dice Lacarra - il ricorso al Tar sul decreto Ilva, nel solo ed esclusivo interesse dell’ambiente e dei lavoratori. Credo che sia ora di mettere fine al dissidio tra governo regionale e nazionale sulla questione e, in tal senso, il presidente del Consiglio è la migliore garanzia per l’avvio di un confronto sulle questioni che la Regione Puglia ha sollevato e che sono alla base del ricorso davanti al tribunale amministrativo di Lecce”. Lacarra è anche consigliere regionale del PD.
Ma ovviamente anche da altri partiti vengono lanciati attacchi ad Emiliano evidenziando la litigiosità del Partito democratico. Raffaele Fitto presidente di Noi con l’Italia, afferma che "non sono stati i panzerotti di Decaro a far fare pace Emiliano e Renzi e non saranno le orecchiette di Renzi offerte a Calenda ed Emiliano a risolvere i problemi del Sud e del Paese, Ilva in testa. Questo Pd litigioso sta giocando sulla pelle dei lavoratori e mettendo a rischio la salute di un territorio e dei suoi cittadini. Tavoli convocati e sconvocati, toni sempre più alti sono il segno tangibile del fallimento del Pd di governo a Roma come in Puglia".
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