Puglia al voto senza la doppia preferenza di genere. Premier Conte chiede adeguamento a Emiliano
La Puglia deve arrivare all'appuntamento delle elezioni regionali con la doppia preferenza di genere. Un invito urgente è stato fatto da Conte a Michele Emiliano. Il premier Giuseppe Conte ha inviato oggi una lettera al governatore pugliese: "ti invito con la massima urgenza ad allineare le disposizioni della normativa elettorale della tua Regione alle disposizioni" sulla doppia preferenza di genere perchè "le leggi elettorali di alcune Regioni, fra cui la Tua non si sono adeguate alle disposizioni di principio" finalizzate a "garantire l'equilibrio di rappresentanza tra donne e uomini nel Consigli regionali". Insomma sulla scheda elettorale che i pugliesi utilizzeranno a settembre per eleggere i consiglieri regionali dovrà esserci la possibilità di scrivere i nomi di un candidato maschio e una candidata donna, cioè di una doppia preferenza di genere.
«Come saprai - ha scritto Conte nella lettera indirizzata - nel Consiglio dei ministri del 25 giugno il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, ha reso una informativa in relazione ad una ricognizione effettuata sulla legislazione regionale in materia di elezioni dei Consigli regionali, a seguito di sollecitazioni pervenute da associazioni di donne consigliere di parità».
Purtroppo la Puglia è tra le sole 3 Regioni d'Italia a non essersi adeguata alla nuove disposizioni di principio introdotte dalle legge 15 febbraio 2016, n.20, finalizzate a "garantire, in attuazione dell’articolo 51 della Costituzione", l'equilibrio della rappresentanza di genere. «Tali leggi, infatti - continua Conte - non consentono l’espressione della seconda preferenza riservata a un candidato di sesso diverso o non prevedono le quote di lista». Già il 5 giugno, tramite il presidente della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, il ministro Boccia, ricorda Conte, «ha sollecitato le Regioni interessate ad adeguarsi, senza peraltro alcun esito. Sarai d’accordo con me - aggiunge il presidente del Consiglio dei Ministri - sull'importanza, ancor più in questo particolare contesto storico in cui occorre dare nuovo impulso per costruire il futuro del nostro paese, di garantire l’equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini all’interno dei Consigli regionali".
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