In Puglia si rischia aumento della mortalità per malattie oncologiche per stop alla prevenzione
“C’è un'emergenza nell'emergenza molto più letale e più subdola del Coronavirus di cui Emiliano e Lopalco dovrebbero occuparsi". Lo dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, che spiega: "stiamo rischiando che tutta l'attenzione pubblica sia rivolta ai bollettini giornalieri che loro emanano, quando invece hanno il dovere di indicare le strategie per affrontarla. L'emergenza nell'emergenza è il crollo degli screening per i tumori in Puglia, perché quest’anno si stanno registrando centinaia di migliaia in meno degli esami per la prevenzione e per il follow-up. Un dato grave che porta ad un aumento della mortalità nel medio termine. I ritardi nei controlli si traducono, ad esempio, in una netta riduzione delle nuove diagnosi precoce di tumore della mammella e del colon-retto. Questi ritardi nei programmi di prevenzione secondaria determineranno un aumento della mortalità nei prossimi anni".
“Per Emiliano e Lopalco, invece, è come se il Covid - afferma l'esponente di Fratelli d'Italia - abbia di colpo fatto scomparire le altre gravi patologie. Le neoplasie non sono infatti scomparse, ma saranno individuate in fase più avanzata, con conseguenti minori probabilità di guarigione. Emiliano e Lopalco dicano come intendono organizzarsi per affrontare questa emergenza, con quali mezzi e risorse. Servono quindi più risorse non solo per le terapie ma anche per potenziare la telemedicina e per creare percorsi definiti di collaborazione con la medicina del territorio".
“Il Coronavirus con i bollettini giornalieri di Emiliano e Lopalco prima o poi si risolverà, ma il cancro rimarrà. Non si può fare prevenzione - dichiara Zullo - con i ritardi e la burocrazia. Fare prevenzione significa arrivare in tempo e per tempo per raggiungere prima che il virus si diffonda un target di popolazione bersaglio qualificato. Sulla base di questi principi elementari mi chiedo e chiedo ad Emiliano e Lopalco perché i medici di medicina generale sono ancora sprovvisti di vaccino antinfluenzale?”
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