Iniziative per stabilizzare i lavoratori precari in Puglia
Il disegno di legge per la stabilizzazione del personale precario della Regione Puglia al centro al centro delle audizioni tenutesi questa mattina in II commissione consiliare alla presenza dell’assessore al ramo, Leo Caroli.
Ad essere ascoltati i rappresentanti dei sindacati di categoria e una delegazione dei lavoratori precari dell’ente.
Dalla Cgil, la richiesta di avviare da subito le procedure di stabilizzazione, data anche la disponibilità dei 2 milioni di euro già accantonati per il 2014, applicando in maniera letterale quanto disposto dal comma 529 della legge nazionale 147/2013 che prevede la stabilizzazione a domanda per chi è in possesso dei requisiti e l’immissione in graduatoria senza ulteriori selezioni.
Assorbire la platea dei lavoratori precari in un percorso che includa anche l‘incentivo all’esodo dei dipendenti a tempo indeterminato alle soglie del pensionamento, e prevedere la valorizzazione della professionalità del personale “storico”, è stata la sollecitazione della Cisl, mentre la Uil ha insistito sulla necessità di garantire un percorso “certo e legittimo per tutti i dipendenti precari”, di recuperare ulteriori fondi per la stabilizzazione e di prevedere la clausola di salvaguardia per l’incentivo all’esodo.
Come ribadito dallo stesso assessore Caroli, il disegno di legge è frutto della condivisione con le organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di rendere sostenibile la stabilizzazione del personale precario e di valorizzare inoltre le professionalità già presenti all’interno della Regione. Pertanto, non essendo possibile assumere congiuntamente tutta la platea dei precari, è necessario prevedere tempi diversi per consentire che si aprano gli spazi e si liberino le risorse necessarie per le assunzioni. Senza dimenticare l’immissione nei ruoli dei dipendenti di categoria C e di quanti risulteranno vincitori del concorso per funzionari di categoria D.
Accogliendo le sollecitazioni dei sindacati, Caroli ha inoltre rassicurato che per quanto riguarda l’incentivo all’esodo, si sta prevedendo una clausola di salvaguardia per i lavoratori interessati, per preservarli da eventuali modifiche alla legge “Fornero” riguardante il pensionamento.
Dalla delegazione di precari, l’invito all’assessore e ai commissari ad avviare le procedure già da dicembre 2014, senza ulteriori selezioni ma solo per titoli, e chiudere così il cerchio su una vicenda che risale al 2008, sulla quale è intervenuta anche la legge nazionale, e che consentirebbe alla Regione Puglia di “segnare un punto a favore del lavoro buono, quello a tempo indeterminato”.
Soddisfazione per il lavoro della commissione è stata espressa dal presidente Brigante: “Quello di oggi è un passaggio ulteriore che testimonia – ha sottolineato – l’attenzione massima da parte della commissione alla questione e che garantisce la massima trasparenza e condivisione dell’iter del provvedimento. Lo dimostra il fatto che, come è stato fatto rilevare da alcuni dei sindacalisti presenti - ha aggiunto - su mia proposta è stato eliminato dalla relazione al testo, un passaggio che riguardava il personale ex legge 285/77, ritenuto non appropriato allo spirito della norma, ed è stato chiesto di cassare un comma che prevedeva la riduzione delle dotazioni organiche del personale dirigenziale e non”.
Il presidente Brigante ha poi aggiornato i lavori della Commissione al venerdì 3 ottobre per l’inizio dell’esame di merito del provvedimento.
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