Le dichiarazioni di Landella dopo essersi dimesso da sindaco di Foggia
Il sindaco di Foggia, Franco Landella, si è dimesso oggi pomeriggio. Alle ore 13 il primo cittadino ha avuto un lungo incontro con i consiglieri di maggioranza per comunicare le sue intenzioni di dimettersi. Alle 16 era annunciata la firma dei consiglieri di opposizione e alcuni della maggioranza di un documento di richiesta di scioglimento anticipato del Consiglio comunale. Il sindaco Landella sostanzialmente ha voluto anticipare la mossa dell'opposizione rassegnando le proprie dimissioni.
"La mia unica ambizione - ha detto Landella al termine della riunione - è stata sempre quella di servire Foggia, oggi intendo dimostrarlo ulteriormente rimettendo il mio mandato di sindaco per consentire a tutte le forze politiche di essere compiutamente consapevoli della loro responsabilità di aver cura delle urgenze e delle speranze della nostra comunità".
“Foggia in questo momento - ha continuano il sindaco dimissionario - ha bisogno di serenità, di essere tenuta al riparo da ogni tentativo di gettare fango su chi l’amministra con passione e dedizione. I cittadini foggiani meritano propositi, non polemiche; una visione del futuro, non una continua rincorsa alle dietrologie. In questi anni abbiamo speso tutte le nostre energie per un rilancio vitale della nostra comunità, senza mai risparmiarci, anteponendo il bene di tutti alle pur legittime ambizioni di ciascuno".
Infine, uno spiraglio per eventuali ripensamenti: "La mia disponibilità al confronto - ha detto Landella - è una certezza su cui potranno contare. Intanto sento di esprimere profonda gratitudine per chi ha scelto di condividere con me la preoccupazione quotidiana di governare la città: i colleghi della Giunta municipale, soprattutto coloro che con straordinaria generosità si sono ultimamente uniti a noi; le forze politiche della maggioranza che mi hanno sostenuto, in particolar modo la Lega e Matteo Salvini con cui ho condiviso ogni momento determinante la mia scelta politica e questa mia ultima decisione. Per Foggia, per i foggiani io ci sarò sempre, con immutato amore”
Franco Landella nelle ultime elezioni regionali aveva abbandonato il suo partito, Forza Italia, sbattendo violentemente la porta d'uscita, per diventare esponente della Lega. L'annuncio ufficiale di quella scelta fu dato alla presenza di Matteo Salvini.
Nel pomeriggio, come annunciato, 14 consiglieri comunali (12 di minoranza e 2 di maggioranza) si sono presentati nell'ufficio di un notaio per firmare le proprie dimissioni che sono funzionali allo scioglimento del Consiglio comunale nel caso, entro 5 giorni, le firme dei dimissionari diventassero 17. I 2 consiglieri di maggioranza dimissionari sono Antonio Bove di Forza Italia e Francesco Molese (civica) che sono stati assessori di Landella nella prima parte del suo mandato.
Occorre ricordare che dal 9 marzo risulta insediata in Municipio la commissione inviata dal Viminale per verificare l'eventuale esistenza di infiltrazioni criminali nell'attività amministrativa.
Inoltre c'è da evidenziare che a febbraio è stato arrestato Bruno Longo, consigliere di maggioranza, per presunte tangenti finalizzate allo sblocco di lavori riguardanti l'archiviazione dati del Comune e che venerdì scorso sono stati arrestati i consiglieri di maggioranza Iaccarino e Capotosto per il reato ipotizzato di corruzione. In questo scenario complesso oggi si inseriscono le dimissioni di Franco Landella da sindaco di Foggia. (Rezarta Tahiraj)
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