Gio21112024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Il servizio sperimentale per la sorveglianza da remoto delle spiagge è stato effettuato dalla Polizia locale di Bari. “Sorvoli la spiaggia di Torre Quetta con i droni per monitorare gli assembramenti e non lo fai sulle note piazze di spaccio” dichiara l’on. Gemmato.

Al via la sperimentazione a Bari dell’utilizzo dei droni per il monitoraggio della sicurezza pubblica.
Lungo la spiaggia di Torre Quetta a Bari la prima dimostrazione operativa realizzata dalla collaborazione tra il Distretto Tecnologico Aerospaziale (DTA) e il Comune di Bari con l’obiettivo di monitorare gli assembramenti incompatibili con le limitazioni dovute alla gestione della pandemia da covid, dimostrando le potenzialità dei droni per la sicurezza urbana.

Il servizio sperimentale per la sorveglianza da remoto delle spiagge è stato effettuato dalla Polizia locale di Bari.

Non si è fatto attendere il commento da parte dell’on. Marcello Gemmato, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia: “Mi rivolgo al sindaco di Bari, Antonio Decaro: ma cosa stai facendo? Sorvoli la spiaggia di Torre Quetta con i droni per monitorare gli assembramenti e non lo fai sulle note piazze di spaccio o sui punti caldi della città, come la zona della Chiesa del Redentore dove proprio l'altro giorno un extracomunitario (neppure nuovo ad eventi del genere, da quanto si apprende da fonti di stampa) ha seminato il panico brandendo un coltello tra mamme e bambini? Siamo seri".
"Questa smania di controllo che la sinistra ha infuso a tutti i livelli - prosegue Gemmato -, sta sfuggendo di mano. È intollerabile non potersi concedere in tranquillità gli ultimi giorni d'estate in spiaggia, in una città a vocazione turistica come Bari, o costringere i baresi a spostarsi altrove per poter trascorrere qualche ora di pace sulla spiaggia cittadina. Questa sorveglianza in stile Corea del Nord è inaccettabile, lesiva di ogni libertà, ed è un paradosso quando poi, ogni giorno, si fa proselitismo proprio sulle più disparate libertà. Antonio, ravvediti".