Le critiche di Zullo, capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, alla gestione della sanità pugliese
Agli inizi di dicembre il presidente Emiliano annunciò le nomine ai vertici della Sanità pugliese: fra riconferme, trasferimenti e nuove istituzioni di due Aziende (la “Zero” per accentrare gli appalti e quella della “Prevenzione”) e due Aziende Ospedaliere (Fazzi di Lecce e San Cataldo di Taranto, quest’ultimo ancora in costruzione). Nomine però che non sono state ancora rese operative. sulla questione interviene ora il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo. "All’epoca ci sembrò persino bizzarro che Emiliano considerasse la Regione Puglia - afferma Zullo una sorta di ‘Grande Fratello’ e procedesse a una nomination di direttori anche per Aziende non esistenti e delle quali non si sa ancora nulla, però ci sono i designati. Ma oggi, oltre a quest’ultimi, ci sono direttori generali scaduti e prorogati fino al 31 dicembre scorso, che sono rimasti ancora nelle ASL in attesa di trasferimento".
La domanda che si pone Zullo è semplice: "a quale titolo oggi operano? Gli atti che producono hanno efficacia e validità giuridica? Insomma, sono direttori generali a tutti gli effetti o sono come color che son sospesi e quindi, anche in maniera cautelativa, hanno bloccato ogni tipo di attività, provocando una paralisi gravissima, aggravata dalla pandemia? Francamente non siamo più di tanto meravigliati, Emiliano ci ha abituati al caos più assoluto, agli annunci più che ai fatti, come quello della nomina dell’assessore alla Sanità. Vogliamo ricordargli che: l’efficienza della buona Amministrazione viene prima del suo carrierismo e opportunismo politico soprattutto in un settore come quello della Sanità”.
- Dettagli