Dichiarazioni al vetriolo dal PD in Puglia al partito di Vendola
Ormai è guerra aperta tra PD e SEL. In Puglia lo è ancor più che a livello nazionale. Lo conferma un intervento al vetriolo che il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Giuseppe Romano, rivolge al suo collega del partito di Vendola. Ecco cosa ha dichiarato Romano.
“Dal signore degli Anelli al signore della Sinistra: Losappio suggerisce ai pugliesi spunti per un nuovo best seller. Secondo il ragionamento del capogruppo di Sel, infatti, solo chi condivide le idee del presidente Vendola può ritenersi degno di stare nel perimetro del centrosinistra. Nel suo attacco gratuito al segretario del Pd pugliese e all’Udc, il collega Losappio scorda che il candidato alle primarie per la presidenza della Puglia che sostiene il suo partito, Sel, proviene proprio dall’Udc. Come ha fatto allora Stefano a rientrare nel perimetro del centrosinistra? Probabilmente gli è bastato, come dice Losappio, “aderire alle buone pratiche della giunta Vendola”.
E sarà stato anche così per l’assessore Di Gioia, dell’Ncd, entrato in Giunta su chiamata diretta di Vendola. Losappio nel suo vaneggiamento dice che “ogni modifica del perimetro della coalizione non possa prescindere dall’adesione alle buone politiche della giunta Vendola e dalla condivisione del Presidente della Regione”. E aggiunge che “su lavoro, diritti, famiglie, innovazione e ambiente, il governo regionale e i partiti che lo sostengono hanno un’identità ben delineata”. Certo, su questo non ci sono dubbi. L’identità del Pd è ben delineata su questi temi, ma non per questo non dialoghiamo con gli altri partiti. Sarebbe come non rivolgere la parola a chi parla una lingua diversa dalla nostra, o discriminare qualcuno perché ha il colore della pelle diverso dal nostro. Se la sinistra non parla con le altre forze politiche, come faremo a divulgare quello in cui crediamo e che difendiamo? Nella storia, caro Losappio, sono stati proprio quelli che si ritenevano i custodi della purezza e dei valori assoluti a dare vita agli orrori cui non vogliamo più assistere. Pertanto, evitiamo di dire sciocchezze”.
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