Consigliere regionale Romito della Lega accusa governatore Emiliano
Il consigliere regionale della Lega, Fabio Romito, interviene per segnalare che le famiglie pugliesi con disabilità non ricevono ancora il sostegno del patto di cura. La Regione Puglia, quindi, si adoperi - esorta Romita - con contributi o favorendo la retroattività delle misure”.
“Non possiamo lasciare soli i diversamente abili pugliesi e le loro famiglie - continua il consigliere Romito - per lungaggini burocratiche o inefficienze. La Regione si adoperi perché la misura del Patto di cura per il 2023-2024 sia assicurata in modo certo. Ieri mattina abbiamo assistito alla legittima protesta di numerosi diversamente abili accolti nel palazzo della Consiglio regionale insieme a tanti caregiver. Esprimo la mia preoccupazione a fronte dei disagi di circa quattromila pugliesi che necessitano di questo tipo di assistenza. La Regione intervenga per eliminare le lungaggini al giusto sostegno ai diversamente abili per la prima misura, il cosiddetto sostegno alla famiglia, sono previsti settecento euro al mese per un lasso di tempo di venti mesi, da maggio 2023 a dicembre 2024. Nonostante la Regione disponga degli elenchi degli aventi diritto, che già in precedenza ricevevano il sostegno, non ha ancora espletato il versamento, obbligandoli ad affrontare le spese assistenziali del disabile in un momento di crisi economica come quello attuale. La seconda misura è il cosiddetto Patto di cura. La Regione ha previsto un assegno mensile di 1200 euro anch’esso della durata di 20 mesi, da maggio 2023 a dicembre 2024, a condizione che nel mese di maggio ed entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda, da parte delle famiglie fosse formalizzato un contratto di lavoro, con un parente o un operatore estraneo alla famiglia (infermiere, educatore, ecc.) al quale per il mezzo del Patto, versare uno stipendio mensile con relativi contributi previdenziali. Ad oggi non sono state ancora elaborate le graduatorie dei vincitori del bando, questo significa che le famiglie in questo momento stanno già pagando stipendi e contributi alle figure assistenziali di tasca propria. Chiediamo al governo regionale di adoperarsi con contributi immediati o almeno di garantire la retroattività del sostegno”.
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