Per Forza Italia Emiliano e Stefàno complici dello sfascio della Puglia
“Ormai non si contano più gli scontri al vetriolo tra Stefàno ed Emiliano, conflitti che hanno ben poco a che fare con la competizione interna al centrosinistra in occasione delle Primarie e che rimandano, invece, a visioni opposte ed antitetiche del governo della Regione, visioni opposte per il passato e per il futuro". Lo ha dichiarato il Consigliere regionale del PdL-Forza Italia, Luigi Mazzei
"Escono allo scoperto - afferma Mazzei - conflitti sottaciuti in questi dieci anni di governo Vendola, conflitti che non sono esplosi solo e soltanto perché si sono raggiunti accordi al ribasso, accordi di potere sulla pelle della Puglia e dei Pugliesi.
Sorge spontanea la domanda, direbbe qualcuno: a che servono queste Primarie nel Centrosinistra dal momento che Stefàno ed Emiliano la pensano in maniera diametralmente opposta su tutto? Come potrà lo ‘sconfitto’ appoggiare e sostenere il ‘vincitore’ se c’è una distanza siderale tra le loro posizioni? Quale accordo di potere si nasconderebbe dietro persone che non la pensano nella stessa maniera su nessuna pagina dell’amministrazione se dovessimo vederli andare subito dopo a braccetto?
Preoccupa e non poco questo continuo prendere le distanze dell’uno rispetto all’altro, perché ci fa capire come in questi anni sulle spalle dei pugliesi si sono consumate battaglie e scontri di potere inenarrabili che solo adesso escono alla luce. Gli equilibri di governo tra Sel e Pd nell’ultimo decennio sono stati stipulati contro la Puglia e contro i Pugliesi.
Sulla sanità e sull’agricoltura, comparti strategici per lo sviluppo della regione, si è passato la maggior parte del tempo a litigare, come satrapi dell’amministrazione che non avevano a cuore i problemi reali del territorio. E oggi la Puglia paga il conto, con il diritto alla salute offeso, vilipeso e calpestato. E con il comparto agricolo che piange tristezza per l’immobilismo dell’amministrazione Vendola.
Per il bene della Puglia e dei Pugliesi, Emiliano e Stefàno dovrebbero insieme chiedere scusa dello scempio che si è commesso nell’ultimo decennio: nessuno dei due può dirsi estraneo”.
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