Il lavoro per sconfiggere in Puglia la malavita
“Anche se non può che destare preoccupazione nei cittadini la recrudescenza di episodi di varia criminalità in Puglia e a Bari, nonostante il professionale e intenso prodigarsi delle Forze dell’Ordine, in questo inizio d’anno i pugliesi prendano come beneaugurale l’impegno del Consiglio e dell’Istituzione Regione a intervenire attivamente sull’occupazione, cercando di agire su una delle leve che alimentano la manovalanza criminale”. È il Buon Anno del presidente Onofrio Introna, a nome dell’intera Assemblea pugliese.
Nel 2015, la priorità per il Consiglio regionale sarà “lavorare per il lavoro”: sono auguri “militanti” quelli di Introna, che registra con apprensione i fatti di cronaca degli ultimi giorni. Si va dal furto dei cavi di rame – un “fenomeno frequente”, anche ai danni della rete Enel – che hanno bloccato martedì 30 la ferrovia Bari-Barletta, all’incendio del supermercato nel quartiere barese San Paolo, la notte di San Silvestro, con grave rischio per i residenti del palazzo, a poche ore dal rogo del Caffè Nero Perla, in via Cifarelli, sempre nel capoluogo. Casi che per Introna “puzzano di fumo ma soprattutto di racket” e si aggiungono ad esplosioni di violenza ingiustificata (il pestaggio di un ragazzo in centro, a Bari, il 24 dicembre). Tutti “segnali di un malessere che non può passare inosservato: sono gli effetti di una crisi troppo lunga, che mette a rischio posti di lavoro e coscienze”.
Occorrerebbe attivare la filiera istituzionale, intervenire con progetti innovativi per i giovani, assicurare incentivi alle aziende, creare condizioni per uno sviluppo capace di creare occupazione stabile e dignitosa”.
“Non è solo questione di ordine pubblico, visto che Autorità, Magistrati e Forze dell’Ordine fanno quanto possono – osserva il presidente Introna – ma i furti di rame non si contrastano mettendo un militare ogni cinquanta metri di binari, semmai agendo sulle centrali della ricettazione. E sarebbe impensabile piantonare ogni negozio, per garantire l’incolumità di esercizi e cittadini dal ricatto strisciante del racket”.
La collaborazione della gente serve, come serve educare le nuove generazioni a considerare la legalità un valore imprescindibile, intanto dobbiamo liberare dal bisogno masse di giovani e di disoccupati, che cadono nella rete del reclutamento di mala, dobbiamo cancellare i fattori che favoriscono l’habitat naturale della criminalità organizzata: le aree della emarginazione, del disagio e della sottoccupazione”.
La Regione è in prima linea, con tutte le Istituzioni e le forze sociali, per mettere in campo le risorse comunitarie, sia quelle che bisognerà spendere entro la fine del 2015 che quelle previste dalla nuova programmazione europea 2014-2020. Bisogna schierarle dalla parte dell’economia pugliese, favorendo progetti per grandi infrastrutture, per ammodernare e potenziare la filiera produttiva, per sostenere la ricerca, premessa indispensabile per la Puglia del futuro, la Puglia Smart, la Puglia 2.0, sempre più nuova e moderna.
Il primo appuntamento, fa presente Introna, “è l’8 gennaio al Ministero dell’economia, in difesa dei 196 operai della OM Carrelli, così come continueremo a sostenere le grandi e piccole OM in tutto il territorio regionale”.
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