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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Il lavoro per sconfiggere in Puglia la malavita

“Anche se non può che destare preoccupazione nei cittadini la recrudescenza di episodi di varia criminalità in Puglia e a Bari, nonostante il professionale e intenso prodigarsi delle Forze dell’Ordine, in questo inizio d’anno i pugliesi prendano come beneaugurale l’impegno del Consiglio e dell’Istituzione Regione a intervenire attivamente sull’occupazione, cercando di agire su una delle leve che alimentano la manovalanza criminale”. È il Buon Anno del presidente Onofrio Introna, a nome dell’intera Assemblea pugliese.
Nel 2015, la priorità per il Consiglio regionale sarà “lavorare per il lavoro”: sono auguri “militanti” quelli di Introna, che registra con apprensione i fatti di cronaca degli ultimi giorni. Si va dal furto dei cavi di rame – un “fenomeno frequente”, anche ai danni della rete Enel – che hanno bloccato martedì 30 la ferrovia Bari-Barletta, all’incendio del supermercato nel quartiere barese San Paolo, la notte di San Silvestro, con grave rischio per i residenti del palazzo, a poche ore dal rogo del Caffè Nero Perla, in via Cifarelli, sempre nel capoluogo. Casi che per Introna “puzzano di fumo ma soprattutto di racket” e si aggiungono ad esplosioni di violenza ingiustificata (il pestaggio di un ragazzo in centro, a Bari, il 24 dicembre). Tutti “segnali di un malessere che non può passare inosservato: sono gli effetti di una crisi troppo lunga, che mette a rischio posti di lavoro e coscienze”.
Occorrerebbe attivare la filiera istituzionale, intervenire con progetti innovativi per i giovani, assicurare incentivi alle aziende, creare condizioni per uno sviluppo capace di creare occupazione stabile e dignitosa”.
“Non è solo questione di ordine pubblico, visto che Autorità, Magistrati e Forze dell’Ordine fanno quanto possono – osserva il presidente Introna – ma i furti di rame non si contrastano mettendo un militare ogni cinquanta metri di binari, semmai agendo sulle centrali della ricettazione. E sarebbe impensabile piantonare ogni negozio, per garantire l’incolumità di esercizi e cittadini dal ricatto strisciante del racket”.
La collaborazione della gente serve, come serve educare le nuove generazioni a considerare la legalità un valore imprescindibile, intanto dobbiamo liberare dal bisogno masse di giovani e di disoccupati, che cadono nella rete del reclutamento di mala, dobbiamo cancellare i fattori che favoriscono l’habitat naturale della criminalità organizzata: le aree della emarginazione, del disagio e della sottoccupazione”.
La Regione è in prima linea, con tutte le Istituzioni e le forze sociali, per mettere in campo le risorse comunitarie, sia quelle che bisognerà spendere entro la fine del 2015 che quelle previste dalla nuova programmazione europea 2014-2020. Bisogna schierarle dalla parte dell’economia pugliese, favorendo progetti per grandi infrastrutture, per ammodernare e potenziare la filiera produttiva, per sostenere la ricerca, premessa indispensabile per la Puglia del futuro, la Puglia Smart, la Puglia 2.0, sempre più nuova e moderna.
Il primo appuntamento, fa presente Introna, “è l’8 gennaio al Ministero dell’economia, in difesa dei 196 operai della OM Carrelli, così come continueremo a sostenere le grandi e piccole OM in tutto il territorio regionale”.