IMU agricola. Regione Puglia chiede a Renzi di ripensarci
“Siamo con i nostri agricoltori, siamo contro un balzello che sembra una minaccia per la nostra agricoltura in sofferenza, soprattutto nel Mezzogiorno”. Il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna ha avviato l’incontro promosso in via Capruzzi a Bari con l’assessore regionale alle politiche agricole Fabrizio Nardoni, il presidente dell’Anci pugliese Luigi Perrone e i vertici delle organizzazioni di categoria Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri. Una riflessione a più voci, su un problema che preoccupa operatori agricoli e amministratori pubblici.
Il coordinamento degli assessori all’agricoltura delle Regioni, presieduto da Nardoni, ha esercitato pressioni sul Governo nazionale per una rilettura del provvedimento (sul quale pendono numerosi ricorsi al TAR Lazio), ma ad oggi non ci sono risposte.
“Il mondo dell’agricoltura ha bisogno però di risposte”: per Introna va verificato cosa “si possa fare insieme” e se la Regione possa esercitare un ruolo. “Vogliamo scongiurare ricadute negative sugli agricoltori e sull’agricoltura, risorsa insostituibile per la Puglia – ha detto – per evitare un effetto domino pericolo. Penalizzando la redditività e inducendo all’abbandono dei campi, l’IMU avrebbe in definitiva effetti anche sulla manutenzione del suolo, tra le cause del dissesto idrogeologico che sta aggredendo il territorio”.
E questo è il testo del documento finale sottoscritto, che sarà inviato al presidente Renzi, ai ministri delle politiche agricole e dell’economia, alla delegazione dei parlamentari pugliesi.
"I soggetti riuniti nel tavolo di confronto sull’IMU agricola convocato a Bari dal Presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, con l’assessore regionale alle politiche agricole Fabrizio Nardoni, il presidente dell’Anci Puglia sen. Luigi Perrone e i vertici delle organizzazioni di categoria Cia, Confagricoltura, Copagri
preoccupati
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dallo stato di crisi dell’agricoltura pugliese
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dagli ulteriori aggravi causati dal DL 4/2015
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dalla situazione di profonda difficoltà in cui versa il settore zootecnico anche a causa del crollo dei prezzi di latte e carne
considerato
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che il settore agricolo è trainante per l’economia pugliese e un ulteriore inasprimento fiscale sarebbe inaccettabile,
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che l’imposta arreca un ulteriore ingiusto aggravio agli imprenditori e operatori agricoli, che danneggerà pesantemente il settore agricolo pugliese,
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che l’esenzione totale dell’ IMU terreni agricoli montani non risolve il problema, trasferendo il peso del gettito fiscale sugli altri comuni,
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che molti comuni interessati insistono in aree svantaggiate e fortemente esposte a fenomeni di dissesto idrogeologico e spopolamento,
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che questo ulteriore balzello genera sfiducia nella Pubblica Amministrazione e oltre a penalizzare i Comuni nell’attività di programmazione li costringe ad agire da esattori dello Stato, esponendoli a contestazioni e perdita di credibilità da parte dei cittadini
in attesa della sentenza del TAR Lazio prevista per il 17 giugno 2015, sul ricorso presentato dalle ANCI regionali avverso il decreto istitutivo dell’imposizione dell’IMU sui terreni agricoli
chiedono
al Governo nazionale
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di sospendere i pagamenti, in attesa della sentenza del Tar Lazio del 17 giugno 2015
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di rivedere le tabelle Istat, adeguando i criteri
all’assessore regionale pugliese all’agricoltura, in qualità di coordinatore delle politiche agricole nazionali
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di sostenere la posizione condivisa dal tavolo.
Onofrio Introna
Fabrizio Nardoni
Sen. Luigi Perrone
CIA (Scalera)
Confagricoltura (Bucci)
Copagri (Battista)
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