Truccati pure gli appalti militari: 4 arresti e 16 indagati
Arrestati e portati in carcere un generale dell’Aeronautica militare in quiescenza e un faccendiere. Ben sedici gli indagati. Provvedimenti adottati in merito all'inchiesta giudiziaria della Procura di Bari per tangenti e appalti truccati. Sono in carcere il generale Carlo Peluso, già capo ufficio progetti del Genio Difesa, e Vincenzo Anzivino, che faceva da intermediario tra gli imprenditori e la pubblica amministrazione.
L'indagine riguarda ufficiali superiori, in servizio ed in congedo, dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito Italiano, un funzionario del Ministero dell’Interno e alcuni imprenditori accusati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, istigazione alla corruzione, truffa aggravata in danno di ente pubblico, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, induzione indebita a dare o promettere utilità. Secondo quanto ha potuto accertare la Procura il generale Peluso, in cambio della promessa di denaro di 40mila euro e di altri vantaggi di natura patrimoniale consistiti in due soggiorni familiari in una lussuosa struttura ricettiva del Salento avrebbe “compiuto illecite interferenze nelle operazioni di gara relative alla ristrutturazione dei plessi in Capo Teulada ed alla fornitura/posa in opera di moduli abitativi in Borgo Mezzanone nel biennio 2011 e 2012.
Ma Peluso e Anzivino non sono gli unici arrestati. Sia pure ai domiciliari, risultano arrestati anche Giuseppe Guastamacchia, rappresentante legale di una società per azioni omonima, con sede a Ruvo di Puglia, e Saverio Quartucci, già colonnello della Aeronautica Militare e oggi imprenditore. Tanti gli indagati, ben 16, e tra loro ci dovrebbe essere anche il vice prefetto di Roma Tommaso Ricciardi che comunque verrà interrogato come disposto dal gip.
Gli appalti di Capo Teulada e di Borgo Mezzanone non sono gli unici finiti nell'inchiesta della Procura di Bari. La lente di ingrandimento dei magistrati baresi si è soffermata infatti anche su indizi di colpevolezza per quest'altre vicende: l’installazione di impianti fotovoltaici su sedimi militari, una commessa pubblica indetta da 'Difesa Servizi spà nel 2011; il tentativo di turbare, nella fase istruttoria, la procedura regolare di gare di appalto di competenza della Aeronautica Militare di Bari-Palese, relative a due commesse, istruite nel 2012, da parte del Reparto Tecnico Comunicazione Aeronautica Militare per l’approvvigionamento di materiale di pronto consumo, il cosiddetto networking (nel caso specifico l’aggiudicazione è avvenuta in favore di una impresa non coinvolta nell’attività d’indagine); l’acquisto di scaffalature metalliche per archivio in favore dell’Istituto di Medicina Legale di Bari-Palese di stanza presso l’Aeroporto militare della stessa località (le indagini hanno riguardato solo la fase istruttoria).
Al generale Peluso sono stati sequestrati, come misura preventiva, 40.000 euro, cioè l'equivalente della presunta tangente. (Giuseppe Porro)
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