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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Schiaffo a Berlusconi dai fedelissimi di Raffaele Fitto dopo commissariamento del partito

La decisione di Berlusconi di nominare un commissario regionale per il partito in Puglia ha scatenato una reazione con effetto domino sugli altri incarichi provinciali in Forza Italia. Si sono dimessi in massa i coordinatori provinciali e i vice-coordinatori regionali del partito azzurro. Dimissioni per protesta dopo la decisione di Silvio Berlusconi di commissariare il partito nominando a tale compito il suo fedelissimo Luigi Vitali, avvocato penalista di Francavilla Fontana (Brindisi) ed ex sottosegretario di stato alla Giustizia. La spiegazione del loro gesto: “liberiamo il commissario incaricato dall’onere di valutare il nostro livello di allineamento 'al nuovo corso', sgombrando il campo da qualunque equivoco circa la nostra coerente battaglia, al fianco di Raffaele Fitto, per una reale ricostruzione del Partito e del Paese".

E già, perché tutti i dimissionari sono fedelissimi dell'ex ministro Fitto che ora guida le fila di quel gruppo interno a Forza Italia che critica aspramente la linea nazionale scaturita dal cosiddetto “Patto del Nazareno” sino ad oggi con l'ipotesi di un'ampia apertura ad una leadership di Salvini per la guida del centrodestra. E' per questo che Fitto sabato a Roma sarà alla guida di una convention dei cosiddetti “Ricostruttori”: in quell'occasione vorrà spiegare un altro pensiero di partito capace di fare un'opposizione forte e vera a Renzi.

Ma quanto è forte Fitto? Nel partito è l'europarlamentare più votato d'Italia e in Puglia ha saputo creare una granitica rete di fedelissimi in Forza Italia. La conferma è dimostrata dalle odierne dimissioni del vice Coordinatore Regionale vicario di Forza Italia, Antonio Distaso, dei vice coordinatori regionali Roberto Marti e Riccardo Memeo, del coordinatore di Bari, Luigi D’Ambrosio Lettieri, dei coordinatori provinciali di Bari, Luigi Perrone; Bat, Benedetto Fucci; di Foggia, Luigi Tarquinio; di Lecce, Antonio Gabellone e di Taranto, Gianfranco Chiarelli. Chi manca per completare lo scacchiere? Il coordinatore provinciale di Brindisi ma questo ruolo è ricoperto proprio dall'avvocato Luigi Vitali nominato da Berlusconi commissario regionale del partito. 

Per il folto gruppo dirigente dimissionario "quanto irritualmente appreso dagli organi di informazione, circa il commissariamento di Forza Italia in Puglia rappresenta un nuovo grave errore, che allontana ulteriormente il Partito dalla sua base. Un atto, il nostro, di doveroso rispetto degli elettori e dei militanti di Forza Italia, ancora una volta ignorati e traditi da decisioni calate dall’alto. Continuiamo tuttavia ad attenderci un cambio di rotta che si manifesti innanzitutto con l’azzeramento dei vertici nazionali e l’avvio di un libero confronto interno, allo stato di fatto impedito. In particolare la imminente scadenza elettorale che riguarda il rinnovo del consiglio regionale in Puglia, impone che ciò avvenga con immediatezza. Resta inteso, per quanto scontato, il nostro massimo impegno a sostegno di Forza Italia e della candidatura di Francesco Schittulli, essendo la difesa dei valori e delle idee del centrodestra, nonché le attese del popolo dei moderati pugliesi, il nostro obiettivo prioritario ed assoluto".

Sarà stato contento Raffaele Fitto di aver potuto dimostrare il “coraggio” e l'attaccamento dei suoi fedelissimi con queste dimissioni di massa? Per Fitto non si tratta di essere contenti o dispiaciuti, le dimissioni sono una reazione alla “visione verticistica del partito, con la logica delle nomine dall'alto. E' questo che critichiamo - ha detto Fitto – ed è per questo che rivendichiamo un percorso democratico. Purtroppo il nostro partito si sta trasformando da partito liberale di massa a partito poco liberale che perde la massa”.

Fitto considera il commissariamento del partito affidato a Vitali un tentativo di epurazione ma "ciò non porterà a nulla perché la nostra battaglia sarà all'interno di Forza Italia. La nostra non è una battaglia personale ma di metodo e criterio. Siamo diventati da Forza Italia a Forza Renzi, poi Forza Salvini e in queste ore una prospettiva ancora diversa. La confusione in Fi è evidente e sono stati commessi gravi errori politici e cosa di fa? Si commissaria la Puglia, atto che che non fa paura a nessuno perché il commissariamento non è atto di forza ma di debolezza”.

Cosa accadrà nei prossimi giorni? Difficile da prevedere ma di certo cresce l'attenzione per il discorso che Raffaele Fitto farà sabato da leader dei “Ricostruttori”. (Carmelo Molfetta)