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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Fitto ha iniziato la convention dei Ricostruttori con la foto dei marò

Prima l'inno del partito, poi quello dell'Italia. Dopo l'applauso iniziale sul maxi schermo appare la foto dei due marò pugliesi Latorre e Girone purtroppo ancora intrappolati nelle ingarbugliate maglie della giustizia indiana. "Vogliamo cominciare questa manifestazione ricordando una ferita aperta ormai da troppo tempo", ha detto Raffaele Fitto iniziando la convention dei Ricostruttori a Roma. C'era tanta attesa - e non solo nel partito - per capire cosa avrebbe detto Fitto agli italiani, ma soprattutto ai vertici del partito. Le critiche sono state tante ma Fitto ha anche ribadito che i Ricostruttori vogliono "agire per essere d'aiuto al partito e al Paese restando all'interno di Forza Italia". Messaggio chiaro soprattutto a Berlusconi che aveva dato 15 giorni di tempo a Fitto per adeguarsi alle decisioni della direzione nazionale oppure uscire dal partito. "A Berlusconi voglio mandare - ha detto Fitto - un messaggio molto chiaro: questa non è una manifestazione di insulti. Sono rimasto deluso e dispiaciuto nel leggere alcune cose. Non si danno 15 giorni di tempo per decidere se uscire dal partito, non si danno a nessuno. Voglio dire a Berlusconi che le vittorie di questi vent'anni sono fondamentali per noi, non vogliamo distruggere, ma essere d'aiuto. Ma c'è una differenza tra fedeltà e lealtà e quest'ultima richiede chiarezza nelle posizioni: i grandi risultati ottenuti non devono nascondere i grandi errori. Una riflessione critica del passato recente è ineludibile. Ora siamo di fronte a un bivio: distruggere il partito o seguire l'evoluzione e il percorso in atto nel nostro Paese, senza lasciare questo lavoro a Matteo Salvini. Sarebbe un errore clamoroso. Berlusconi può accompagnare questo percorso verso la terza Repubblica". 

Fitto ha ricordato le tappe più significate dei contrasti all'interno di Forza Italia, essenzialmente il nodo impossibile da digerire: il patto del Nazareno. "C'era chi ci diceva di sosteneva il patto del Nazareno senza se e senza ma... e noi abbiamo detto subito che si trattava di un grosso errore. Noi abbiamo avuto il grande torto di avere ragione. Noi non siamo contro le riforme, ma le riforme devono essere un punto di incontro, vedo qui i senatori che votarono contro e ribadisco che se le riforme avessero avuto dei contenuti veri ci saremmo stati, ma non era così. Forza Italia ha sbagliato a non entrare nel merito delle riforme - ha detto Fitto - e ha sbagliato a votare delle riforme che significano distruggere il centrodestra in Italia: è stato un suicidio. Non siamo contro nessuno, ma rivendichiamo con forza coerenza al nostro mandato elettorale".

Poi Fitto ha trovato il modo di parlare della decisione di Berlusconi di commissariare il partito in Puglia nominando l'avv. Luigi Vitali. "Quale unico atto messo in campo dal partito - ha dichiarato Fitto - dopo che non si è discusso di nulla, che si è accettata una posizione passiva del governo? L'atto messo in campo è stato il commissariamento della Puglia in Forza Italia. Questo non può passare sotto silenzio, è evidente che noi siamo qui per rivendicare con forza le nostre posizioni politiche, la nostra storia e mettere in campo un'azione politica con contenuti. Serve un centrodestra forte, di governo. Bisogna tornare a parlare di contenuti e i contenuti del nostro impegno politico sono chiari. Siamo all'interno del Partito popolare europeo. Se la linea è quella dell'austerity, noi abbiamo l'obbligo di aprire una riflessione profonda. Il semestre di presidenza italiano è stato imbarazzante. Dobbiamo sforare il 3%, dando una boccata di ossigeno alla nostra economia. Nella campagna elettorale il presidente del Consiglio aveva sottolineato la necessità di puntare sulla flessibilità nei conti pubblici - ha proseguito Fitto -. Mi chiedo - ha aggiunto - quali siano stati i risultati. Abbiamo rinunciato ad ottenere altri portafogli in Europa e ci siamo accontentati dell'Alto rappresentante della politica estera".

Ma qualche consigliere regionale pugliese alla convention dei Ricostruttori non c'è andato perché evidentemente ha temuto l'avvertimento mandato per sms dal neo commissario Vitali proprio a consiglieri regionali uscenti della Puglia: "chi va a questa manifestazione non autorizzata dal partito - aveva detto categorico Vitali - ci va a suo rischio". Ed ora si attendono commenti e reazioni sia dall'altra parte del partito azzurro che dalle altre forze politiche. (Carmelo Molfetta)