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Per la prima volta parla in Tribunale la mamma di Sabrina Misseri: ecco cosa ha detto
Non era mai accaduto prima, Cosima Serrano, madre di Sabrina Misseri, ha reso dichiarazioni spontanee nel processo di secondo grado per l’omicidio della nipote Sarah Scazzi. ha riferito che il marito Michele Misseri ha tentato per due volte di ucciderla, poi ha parlato di come trascorse il 26 agosto 2010 quando fu ammazzata Sarah, dell'innamoramento di Sabrina per Ivano Russo e dei rapporti tra sorelle (Cosima e Concetta Serrano). Ha parlato tanto Cosima Serrano ma sua sorella Concetta è lapidaria nel giudicarla: "Non credo che da lei uscirà la verità" – e poi aggiunge - "Cosima deve prendere la sua responsabilità e raccontare la verità. Ma siamo sempre allo stesso punto, non fa altro che ripetere quello che ha detto prima".
Invece cose inedite Concetta Serrano ne ha dette in quest'udienza dinanzi alla Corte di assise di appello di Taranto. Ad esempio ha svelato due tentativi di omicidio di Michele Misseri. "Mio marito ha tentato di aggredirmi due volte. La prima con un’accetta, la seconda volta in campagna con una pietra". Si scopre così un capofamiglia anche violento e pericoloso.
Cosima ha riferito di come fossero buoni i rapporti con la sorella Concetta smentendo così il movente della gelosia per quell'omicidio: "Si è parlato tanto di invidia, gelosia, ma non ho mai sentito che tipo di gelosia, invidia, di quale rancore? Ci siamo sempre aiutati l’un l’altro tra genitori e sorelle, quando Concetta ha avuto bisogno di me – ha detto Cosima - sono stata sempre presente, sempre a disposizione, non me lo facevo ripetere due volte. Capisco mia sorella, forse al suo posto avrei detto di peggio, ma in cuor suo sa che non c'entriamo nulla.Sarah è stata sempre trattata da ospite. Lei parlava male della madre e io la rimproveravo dicendole che tutte le mamme, quando si preoccupano delle figlie, sembrano cattive".
Ma come ha trascorso quella maledetta giornata del 26 agosto Cosima Serrano e cosa ha pensato con si riusciva a trovare la nipote Sarah? “Ho pensato avesse avuto un incidente - ha detto Cosima - forse è successo qualcosa in strada, forse l’hanno investita e portata in ospedale, e ho chiamato mia sorella dicendole di chiamare in ospedale. Poi ho pensato forse l’hanno presa per farle violenza o qualcuno di San Pancrazio Salentino vuole vendicarsi per il padre. Io il 26 agosto sono andata a lavorare la mattina, siamo andati fra San Giorgio Jonico e Taranto, sono tornata non prima delle 13.30 e a casa non c'era nessuno". (Carmelo Molfetta)
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