Raffaele Fitto: vogliamo sapere se saremo esclusi da Forza Italia
Chiede chiarezza Raffaele Fitto sulle candidature alle elezioni regionali: "non è possibile vivere con il dubbio che qualcuno con la matita possa cancellare un nome dalle liste fino al giorno prima della presentazione. Attendiamo qualche giorno per capire se noi saremo esclusi dalle liste di Forza Italia e poi faremo le nostre valutazioni. Se dovesse essere confermata la nostra esclusione faremo valutazioni in tutte le direzioni".
Gli risponde a distanza il coordinatore regionale di Forza Italia Luigi Vitali: “sarò poi io a proporre la rosa di nomi al presidente Silvio Berlusconi, cui sta il potere di ratifica. Insomma, per candidarsi in Forza Italia bisogna – come credo ovvio che sia – riconoscere tanto la leadership di Berlusconi quanto il mio ruolo di coordinatore regionale".
Fitto vuole sapere se i suoi uomini “ricostruttori" potranno esserci nelle liste che il partito sta preparando nelle regioni in cui a maggio si voterà per eleggere governatori e consiglieri regionali: "La linea è politica – dice l'ex ministro pugliese – bisogna dire con chiarezza se all’interno del partito ci può stare anche chi la pensa diversamente o no. Al momento la linea del partito è sbagliata perché "si è di fronte a un paradosso, e cioè che vengano esclusi quelli che hanno avuto ragione e che in molti comuni e regioni hanno anche vinto".
Per Vitali invece l'argomento è chiaro ed anche la soluzione: "Sulla questione delle candidature in Forza Italia per le elezioni regionali pugliesi – dice Vitali - voglio chiarire, spero una volta per tutte, che non ci sono preclusioni verso alcuno. Lo dico da tempo, lo ripeto ogni giorno e lo voglio ribadire un’ultima volta. Tutti coloro che desiderano candidarsi o ricandidarsi con Forza Italia sono i benvenuti, e non potrebbe essere altrimenti. Tutto ciò che sta in mezzo fra la proposta e l’accettazione è un filtro le cui maglie hanno la larghezza del buon senso, della logica e, mi si permetta, dell’ovvietà. Candidarsi in un partito, facendo la guerra a quel partito, è un paradosso inaccettabile in primo luogo per i nostri elettori. Per questo tutto ciò che si chiede agli aspiranti candidati è di rispettare le procedure di Forza Italia, avanzando la richiesta della propria candidatura – così come avviene ovunque ed è sempre avvenuto – al coordinatore regionale del partito, quindi in Puglia, a me".
Poi c'è il problema delle nomine dei commissari provinciali del partito in Puglia: "Abbiamo bisogno di una classe dirigente che sia ancorata con i piedi per terra e abbia un rapporto con territori. Soprattutto, bisogna invertire il meccanismo, non più nomine dall’alto ma scelta e legittimazione dal basso". E' evidente che con questo ragionamento Fitto fa riferimento anche alla decisione di Berlusconi di nominare Vitali a commissario del partito per la Puglia. E Vitali replica così: “Le reazioni scomposte dei cosiddetti “ricostruttori” di Forza Italia alle nomine dei nuovi commissari del partito in Puglia non rendono onore a loro e soprattutto non rispettano l’intelligenza dei nostri elettori e simpatizzanti. Le nuove nomine si sono rese necessarie non perché io sia un tagliatore di teste, così come dicono, ma perché dopo la mia investitura a commissario regionale sono stati loro a dimettersi in blocco. E cosa pretendono, che io lasci il nostro popolo privo delle proprie guide?
I “ricostruttori” devono capire che l’aria è cambiata, che il partito e la nostra gente non saranno più sacrificati sull’altare dei soliti giochi di potere. E’ il momento della democrazia e della trasparenza.
Forza Italia non è più cosa loro, Forza Italia ora è la casa di tutti. Se lo mettano bene in testa, e la smettano di dare questi imbarazzanti segnali di nervosismo che mettono in luce tutta la loro difficoltà”. (Cosima Miacola)
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