Marò. Concessa la proroga: Latorre sino a luglio in Puglia
Potrà restare in Italia sino al 15 luglio Massimiliano Latorre. il fuciliere di Marina del Reggimento San Marco, convalescente dopo aver subito un intervento al cuore. La proroga al suo precedente permesso è stato deciso dalla Corte Suprema dell’India. Il suo commilitone Salvatore Girone, anche lui pugliese come Latorre, è invece trattenuto in India. Entrambi per la nota vicenda che risale al 15 febbraio 2012 quando i due militari erano addetti alla sicurezza antipirateria sulla nave mercantile italiana Enrica Lexie.
La decisione per Latorre è arrivata dopo un dibattito in aula giudiziaria durato una ventina di minuti. I giudici hanno evidenziato che c'è agli atti un ricorso italiano contro la presunta competenza su questo caso della polizia antiterrorismo Nia. La prossima udienza sarà entro fine mese. Ma tra le tante situazioni assurde di questa vicenda giudiziaria che vede contrapposte India e Italia è che ad oggi, cioè dopo tre anni dagli avvenimenti, non c'è ancora un capo di accusa ufficialmente contestato ai due marò pugliesi.
Si tratta di una buona notizia ma è pur sempre una soluzione temporanea per una vicenda che invece meriterebbe di essere affrontata e risulta con convinzione e determinazione facendo valere le ragioni dei fatti e soprattutto il diritto internazionale. Questa proroga è sembrato quasi un contentino delle autorità indiane ma così non è. il militare di Taranto ha avuto ad agosto, quando era in India, un attacco ischemico e dopo il suo trasferimento d'urgenza in Italia è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico al cuore. Certamente gli fa bene l'aria della sua Puglia dove sta trascorrendo il periodo di convalescenza ma è facilmente intuibile quanto gravi sul suo fisico e la soprattutto sulla sua mente quest'ansia causata dalla certezza di dover comunque rientrare in India se nel frattempo le diplomazie italiana e internazionale non riusciranno a risolvere l'impasse nonostante le tante promesse.
Nel frattempo è altrettanto facilmente immaginabile il peso psicologico che sta subendo l'altro marò pugliese, Salvatore Girone, in ostaggio nell'ambasciata italiana a Nuova Delhi. Lui è considerato dal governo guidato dal premier indù Narenda Modi come l’unica, certa garanzia per il ritorno di Latorre in India. Ma sia Latorre che Girone meriterebbero di stare in Italia per sempre ed ogni giorno di permanenza in India è un insulto al buon senso e all'onore dell'Italia. (Carmelo Molfetta)
- Dettagli