E' ora in carcere l'ex prete foggiano accusato di aver abusato sessualmente di un ragazzino di 14 anni e di aver diffuso le immagini scabrose della vittima. Giovanni Trotta, 55 anni, non veste più gli abiti talari dal febbraio 2012, da quando cioè la Chiesa lo ha ricollocato allo stato laicale. Non solo: gli era stato vietato di avvicinarsi ai bambini che frequentavano la parrocchia e di prestare servizio nella catechesi. Decisioni necessarie dopo che Trotta è risultato indagato da diverse procure per diffusione di materiale pedopornografico. Ciò nonostante riusciva a frequentare una scuola di calcio, in provincia di Foggia, poco distante dalla sua ex parrocchia e di avvicinare quindi i bambini. E' così che l'ex prete è riuscito ad adescare un aspirante calciatore di 11 anni per poi – secondo l'accusa - violentarlo e divulgare le sue fotografie pornografiche.

Le accuse nei suoi confronti: violenza sessuale commessa per induzione (e con l’aggravante di aver abusato delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della vittima), produzione, distribuzione, divulgazione, condivisione e pubblicizzazione di materiale pedopornografico ai danni del minore. I fatti sono stati compiuti nel biennio 2013-2014. La vittima - secondo quanto è emerso dalle indagini - stato adescato dall'ex prete e portato nella sua abitazione con una motivazione di comodo: gli avrebbe fatto doposcuola.

A denunciare la squallida vicenda sono stati i genitori della piccola vittima. Il 21 novembre 2014 la polizia postale ha perquisito l’abitazione di Trotta ed ha acquisito "la prova della esistenza di realizzazioni pedopornografiche, prodotte all’interno dell’ abitazione" dell’ex sacerdote ai danni del minore. Purtroppo le frequentazioni sono continuate fino al gennaio scorso. Al ragazzino l'ex prete aveva promesso di farlo diventare un calciatore o un modello del mondo della moda. Si indaga per scoprire eventuali altri vittime dell'ex prete pedofilo. (Cosima Miacola)