Sono stati i figli a scoprire che il proprio padre aveva ucciso la loro mamma. Un omicidio compiuto alcuni giorni fa ma svelato solo quando i figli della vittima sono entrati in casa per avere notizie della propria madre. E' solo allora, infatti, che i figli hanno trovato il cadavere e hanno convinto il loro padre a recarsi in questura, a Foggia, per confessare l'omicidio e costituirsi. Il corpo della donna era avvolto in un lenzuolo bianco. L'assassino è stato accompagnato in questura dai figli in auto. Figli e padre si sono presentati alla polizia in evidente stato di shock. La tragedia è accaduta a Orta Nova, in provincia di Foggia, in un appartamento al terzo piano di una palazzina in edilizia convenzionata in via Campania, all’estrema periferia della città.

L'omicida è un panettiere di 55 anni Domenico Luciano. Agli agenti ha confessato di aver ucciso giorni addietro sua moglie Lucia Pompa Palumbo, di 48 anni. L'autopsia accerterà la causa del decesso: se strangolata o colpita alla testa. Il cadavere è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale “Tatarella” di Cerignola proprio perché è qui che verrà effettuata, su disposizione del magistrato, l'autopsia che dovrà chiarire tempi e cause del decesso. La cosa sconcertante è che l'omicida ha vegliato il cadavere sino a quando non ha ricevuto la visita dei figli.

Pare che i coniugi, ultimamente, avessero frequenti litigi e che l'omicidio sia stato compiuto nel culmine proprio di un violento diverbio. E' la gelosia il possibile movente di questo delitto che sarebbe stato commesso probabilmente lunedì 27 aprile. Insomma il marito avrebbe vegliato il cadavere della moglie per ben quattro giorni prima di convincersi a confessare il folle gesto alla polizia.

E' un altro caso di femminicidio in Puglia. Secondo indiscrezioni nella stanza da letto sarebbe stata trovata una scala vicina alla finestra. Forse un tentativo di simulare una morte accidentale per caduta nel sostituire le tende per la pulizia. Gli esiti dell'esame autoptico potranno fornirà altri elementi importanti per verificare anche la versione fornita dall'uxoricida nella confessione in questura. (Giancarlo Vincitorio)