Ven31012025

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Inchiesta giudiziaria per acquisto Bari calcio

Guardia di finanza negli uffici del presidente del Bari calcio, Gianluca Pararesta, ha acquisito documenti utili alla Procura per fare chiarezza sull'acquisto compiuto lo scorso anno. Ora è possibile sapere a chi appartiene veramente il Bari. Gli accertamenti dimostrano che le quote societarie sono possedute per il 95% dall'ex arbitro Paparesta e per il restante 5% da suo padre Romeo. Le indagini però continuano per cercare di capire anche come sia stato possibile per l'ex arbitro nazionale accedere a linee di credito così importanti da riuscire persino ad acquistare il Bari. Chi ha garantito sulle capacità economiche di Paparesta? 

Nel frattempo Paparesta commenta il clamore che la sua vicenda ha avuto sui media e diffida chi insinua dubbi sulla liceità del suo operato. 

“Dal giorno dell’aggiudicazione dell’asta, non ho mai nascosto nulla ai baresi”. Lo dichiara Gianluca Paparesta nel commentare l'attenzione mediatica che in queste ore sta crescendo sull'inchiesta giudiziaria relativa all'acquisto del Bari. “Ho sempre ribadito di essere, con mio padre, l’unico proprietario – afferma Gianluca Paparesta -di questa splendida realtà chiamata FC Bari 1908, chiarendo anche di esser eventualmente aperto ad orizzonti sempre più ampi. Non ho mai nascosto di aver potuto iniziare questa meravigliosa avventura grazie al sostegno di alcuni partners internazionali che, credendo nel progetto, hanno voluto, tramite regolari contratti di acquisizione di diritti commerciali, dare il loro sostegno a questa affascinante esperienza. Ed in linea con quanto sempre detto, la Gdf, nel rispetto dei compiti ad essa assegnata, non ha fatto altro che certificare quanto da me sempre dichiarato, tant’è che, a distanza di almeno sei mesi dall’inizio delle indagini, (viene infatti riferito che trattasi di un fascicolo avente una numerazione del 2014) i medesimi organi di informazione specificano che sulla vicenda non sono stati riscontrati o ascritti reati ad alcun soggetto”.

Il presidente Paparesta dichiara anche di essere dispiaciuto dallo constatare, “e non per la prima volta, la continua ricerca, da parte di qualcuno, di creare tensioni, di insinuare dubbi e di destabilizzare un intero ambiente”. Insomma per Paparesta qualcuno ci sta speculando su questa vicenda: “Ho chiarito più e più volte, apertamente, la reale composizione di questa società, l’appoggio dei partners che ci hanno sostenuto e la disponibilità ad aperture verso eventuali soci forti e credibili che possano rendere ancora più solido questo sodalizio. Vedo però che la mia trasparenza e la mia sincerità ad oggi non hanno pagato ed allora mi chiedo se dall’altra parte della barricata vi siano persone che hanno veramente a cuore le sorti di questa meravigliosa società o, viceversa, qualcuno che ha interessi diversi, o magari personali, per creare ad arte attorno al nostro ambiente un clima di tensione e di incertezza.”

Dal dispiacere alla diffida perchè per il presidente Paparesta ora la misura è colma e vuole porre subito uno stop alle insinuazioni. “Ora che anche le autorità preposte hanno accertato la verità, quella che peraltro ho sempre sostenuto e dichiarato, diffido chiunque – afferma Paparesta - dal continuare ad avanzare ipotesi destituite di qualsiasi fondamento. Se così non fosse, dalla curiosità iniziale di conoscere le cose, potrei iniziare a pensare alla malafede, o ad un disegno più grande volto a minare la crescita e lo sviluppo del progetto della FC Bari 1908”. (Re.Ta.)