I nomi dei quattro pugliesi "impresentabili" alle elezioni regionali
Due candidati con le liste di Schittulli, uno con Emiliano ed un quarto con la Poli Bortone. Sono questi i quattro cosiddetti “impresentabili” tuttora in corsa per diventare consigliere regionale in Puglia. I loro nomi sono stati fatti in Commissione parlamentare antimafia: i brindisini Massimiliano Oggiano (lista Oltre con Fitto) e Enzo Palmisano (movimento Schittulli), i baresi Fabio Ladisa (Realtà Italia) e Giovanni Copertino (Forza Italia).
Fabio Ladisa, imprenditore di Bari, è stato rinviato a giudizio per furto aggravato, tentata estorsione e altro, commessi nel 2011, con udienza fissata per il 3 dicembre 2015.
Giovanni Copertino, di Monopoli (Bari) ex presidente del Consiglio regionale pugliese, era stato accusato per corruzione aggravata e altro. Con sentenza del 14 febbraio 2011 è stata dichiarata la prescrizione. Contro tale sentenza pende il ricorso in appello.
Enzo Palmisano, di Cisternino (Brindisi), medico ed ex consigliere provinciale, nel 2003 era accusato di corruzione aggravata, 416 (associazione per delinquere semplice), truffa aggravata dal danno patrimoniale di rilevante gravità commessi. La Corte di appello, con sentenza dell’11 febbraio 2013, ha dichiarato la prescrizione. E' stato presentato ricorso e il procedimento pende in Cassazione.
A parlare per Enzo Palmisano è il suo avvocato Italia Mendicini: “Palmisano è stato accusato, in passato, di reati poi prescritti nell’ambito del processo Farmatruffa. Va chiarito che il dott. Palmisano è stato assolto nel merito in primo grado dai reati di associazione per delinquere, corruzione e truffa e condannato per un episodio di falso ideologico. In secondo grado il falso è stato dichiarato prescritto, ma abbiamo impugnato la sentenza in Cassazione per ottenere l’assoluzione nel merito anche da questa residua contestazione".
Massimiliano Oggiano è stato assolto in primo grado, davanti al Tribunale di Brindisi, dalle accuse di associazione mafiosa e corruzione elettorale. La sua vicenda giudiziaria è ora dinanzi alla Corte d'Appello e l'udienza è fissata per il 3 giugno 2015.
Oggiano dichiara di essere innocente e non di comprendere la decisione della commissione antimafia:“I giudici del tribunale di Brindisi, il 21 luglio del 2011, mi hanno assolto con la formula 'perché il fatto non sussiste', dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. In quella sede ho dimostrato la mia totale estraneità rispetto all’ipotesi accusativa e con sentenza sono stato dichiarato innocente. E' vero che l’accusa ha fatto appello ma questo fa parte del gioco delle parti. Ma in attesa di giudizio di secondo grado e poi di quello della Cassazione io sono innocente sia perché lo ha dichiarato un Tribunale e sia perché altri giudici non si sono espressi. Per queste ragioni proprio non capisco quali criteri siano stati utilizzati dalla Commissione Antimafia nel "giudicarmi" politicamente impresentabile dal momento che sono risultato completamente innocente già in primo grado".
A commentare la lista degli impresentabili pugliesi c'è anche il candidato presidente alla Regione Puglia Francesco Schittulli. Per i due candidati della sua coalizione Schittulli si erge a difensore esprimendo il proprio pensiero in merito: “Per amore della verità intendo precisare che: Massimiliano Oggiano, candidato a Brindisi, è stato assolto in primo grado dai reati ai quali fa riferimento la Commissione Antimafia; Enzo Palmisano, sempre candidato a Brindisi, è stato assolto, per i reati che attengono alla Commissione Antimafia, perchè il fatto non sussiste, per un altro reato (falso ideologico) non attinente alla suddetta Commissione, benché prescritto, ha comunque fatto ricorso in Cassazione. E allora la domanda che mi pongo e rimando a una riflessione comune di fronte ad un’assoluzione piena da parte di un Tribunale, per la Commissione Antimafia si è candidati 'impresentabilì perchè l’accusa fa opposizione alla sentenza? E la presunzione di innocenza sancita dalla nostra Costituzione che fine ha fatto?”.
Adriana Poli Bortone, candidata alla presidenza della Regione Puglia con Forza Italia, Noi con Salvini, Puglia Nazionale e Partito Liberale Italiano, commenta così i nomi pugliesi dei cosiddetti “impresentabili”: "Questa storia degli impresentabili – dichiara Poli Bortone - è solo un modo per sviare l'attenzione, in questa campagna elettorale, dai fallimenti di Renzi e del suo Governo, incapace di risolvere il nodo scandaloso dei rimborsi sulle pensioni, in un quadro dove parlare di ripresa economica è azzardato, con la disoccupazione, il debito pubblico e le tasse che continuano a salire".
La lista nera degli "impresentabili" redatta dalla commissione antimafia non è composta soltanto dai pugliesi. Con loro ci sono ben 13 candidati della Campania e nessuno delle altre regioni interessate al rinnovo del Consiglio regionale. I nomi dei campani pare che saranno resi noti venerdì.
C'è da chiarire che anche i cosiddetti "impresentabili" potranno essere votati nelle elezioni del 31 maggio in quanto la comunicazione della commissione antimafia non provoca esclusione dalle liste elettorali. (Cosima Miacola)
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