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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Allerta terrorismo nei porti di Bari, Brindisi e Ancona

C'è una nota ufficiale del Viminale che non lascia dubbi. A prefetti e questori è stato chiesto di garantire la massima attenzione ai porti di Bari e Brindisi per il rischio terrorismo. In sostanza i servizi segreti italiani ritengono che dai due porti pugliesi e da quello di Ancora possano trovare ingresso terroristi. C'è anche il rischio che proprio questi porti possano essere considerati obiettivi sensibili e quindi come tali - secondo il Viminale - meritano di essere controllati ancora più severamente . Cosa significa ciò? Evidentemente non si escludono neppure possibili attacchi terroristici via mare.

Brindisi, Bari ed Ancona sono le rotte per traffici merci e passeggeri dai porti dell'Albania. Da Durazzo ci sono collegamenti con Bari e Ancona. Da Valona c'è il collegamento per Brindisi. Da circa un mese da Brindisi è stata inaugurata una nuova tratta per l'Albania collegando il porto di Shengjin, cioè con l'area nord del Paese, quella più vicina a Montenegro e Kosovo. Proprio dal Kosovo pare che siano partiti decine di giovani diretti a zone di guerra come la Siria e l'Iraq per arruolarsi tra i terroristi dell'Isis. I porti pugliesi potrebbero essere utilizzati da fiancheggiatori, simpatizzanti dell'Isis per transitare verso Albania e da lì raggiungere il fantomatico califfato islamico. C'è un rischio quindi sia in uscita dalla Puglia e dalle Marche, cioè quella di occidentali disposti ad abbracciare un mitra nel Medio Oriente in nome della loro fede, e sia in entrata, cioè di temibili terroristi pronti ad azioni eclatanti nel nostro paese o nel resto d'Europa.

La collaborazione tra Albania e Italia è massima: a pochi giorni dall'attacco terroristico compiuto in Francia il ministro dell'Interno Alfano è andato in Albania dove c'è restato solo il tempo di rapido incontro con il suo omologo albanese Samir Tahiri. Probabilmente uno scambio di informazioni molto riservate in merito alla delicata questione della lotta al terrorismo internazionale e ai foreign fighters. Proprio questi due argomenti oltre a quello riguardante la cooperazione in materia di contrasto al traffico di esseri umani era stata  oggetto di approfondita attenzione da parte dei due ministri nel corso del colloquio in Italia, al Viminale, qualche mese prima, esattamente il primo dicembre 2014. A Roma i due Ministri concordarono a dicembre di intensificare ulteriormente la collaborazione operativa e investigativa tra le Forze di polizia per arginare i fenomeni criminali e i traffici illeciti, rafforzando lo scambio di informazioni e, in particolare, avviando una cooperazione tra le rispettive Agenzie nazionali per la gestione dei beni sequestrati alle organizzazioni criminali. 

Ma il rischio del transito di terroristi da Bari e Brindisi non c'è solo per i collegamenti dall'Albania, paese NATO tra i più moderati nei Balcani e desideroso di entrare a fare parte dell'Europa, ma anche dalla Grecia. Insomma il pericolo può nascondersi in ogni parte del mondo ma è giusto che nei porti pugliesi ora l'allerta sia diventata massima su ordine del Ministero dell'Interno. (Cosima Miacola)