Ecomafia preferisce la Puglia alla Campania
Ogni 15 minuti in Italia viene compiuto un reato dall'ecomafia. La Puglia ora ha conquistato addirittura il primato nazionale superando finanche la Campania. La Puglia, infatti, secondo quanto riportato nel rapporto annuale di Legambiente, è in testa alla classifica regionale degli illeciti. Più della metà del totale delle infrazioni è stato compiuto - fa sapere Legambiente “nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa: Puglia, Sicilia, Campania e Calabria”.
Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, afferma che “nella nostra regione le forze dell’ordine hanno riscontrato ben 4.499 infrazioni, il 15,4% di quanto accertato su tutto il territorio nazionale, denunciato 4.159 persone ed effettuato 2.469 sequestri. In linea col dato regionale, la provincia di Bari risulta essere la più colpita d’Italia per numero complessivo di infrazioni (2.519). Nel Foggiano 802 infrazioni. Ciclo illegale dei rifiuti: sono 2.081 le infrazioni accertate, mentre l’abusivismo edilizio e i reati contro la fauna non accennano a diminuire. Una scalata ai vertici da parte della Puglia che si spiega con il capillare lavoro di monitoraggio e controllo svolto in tutta la regione dalle forze dell’ordine (in particolare Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri), coordinate operativamente da diversi anni grazie a un Accordo Quadro promosso e finanziato dalla Regione e che si avvale delle competenze scientifiche di Cnr e Arpa Puglia. Un lavoro di squadra che sta dando i suoi risultati (dal 2007 ad oggi sono state ben 3.154 le discariche sequestrate), dimostrando il valore di una buona pratica di sinergia nel contrasto ai crimini ambientali, reso peraltro necessario dal livello di aggressione, che si potrebbe estendere a livello nazionale”.
Puglia è la regione con il più alto numero di infrazioni accertate (2.081) quasi il 29% di quanto registrato nelle 20 regioni, un numero 4 volte più grande rispetto all’anno scorso. Record anche per persone denunciate (2.020) e sequestri effettuati (1.744). La maggior parte delle infrazioni accertate si concentra nelle province di Bari, 1.641, e Foggia, 184. In Puglia, dal 2002 ad oggi (24 giugno 2015), ci sono state ben 48 inchieste contro attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti, cioè il 16,8% circa delle inchieste su tutto il territorio nazionale. Inchieste che hanno visto 153 persone arrestate, 222 persone denunciate e 60 aziende coinvolte.
Su questo primato negativo si registra un commento del presidente uscente del Consiglio regionale Onofrio Introna. “E' vero che schizziamo in testa alla classifica degli ecoreati, ma ci conforta – dichiara Introna - verificare che la Puglia è tra le Regioni in cui si accertano più illeciti di natura ambientale. Significa che da noi i reati vengono perseguiti mentre in altre regioni restano nascosti e soprattutto impuniti”.
In altri termini per Introna in Puglia questi dati “dimostrano l'efficacia dell’azione delle Forze dell’Ordine, alle quali va il merito di assicurare con competenza il controllo dei delitti contro l’ambiente, col contributo finanziario della Regione e il supporto tecnico del Cnr e di Arpa Puglia”.
Queste cifre, conclude Introna, “dimostrano inoltre che la politica regionale che ha puntato sul rafforzamento della collaborazione coi nuclei operativi specializzati di Armi e Corpi dello Stato continuerà certamente ad offrire risultati a tutela dell’ambiente. Consentirà di rafforzare nella nostra regione la prevenzione di questi attentati all’equilibrio del territorio e alla qualità della vita dei cittadini”. (Mauro De Carlo)
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