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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Sindaco Foggia indagato per omissione atti del vecchio tribunale

Franco Landella (Forza Italia), sindaco di Foggia, è accusato di presunte omissioni in atti d'ufficio per non aver risposto a richieste di notizie in merito al servizio di vigilanza necessaria per la sicurezza del vecchio Palazzo di giustizia. E' stato proprio il primo cittadino a rendere noto di aver ricevuto un'informazione di garanzia per tale accusa. Per la stessa ipotesi di reato analogo trattamento hanno ricevuto l'ex sidnaco Gianni Mongelli, il dirigente dei Lavori pubblici del Comune Potito Belgioioso, e l'ex dirigente dello stesso settore Fernando Biagini. In totale, quindi, sono quattro le informazioni di garanzia notificate.
Secondo l'accusa il sindaco non avrebbe comunicato le iniziative intraprese dall'amministrazione comunale per garantire la sicurezza e la salubrità dei luoghi di lavoro nel vecchio tribunale. In altri termini il sindaco, con tale comportamento, avrebbe omesso ad un suo preciso dovere istituzionale.
Landella ha reso noto che, avendo verificato di essere il destinatario di un'informazione dei garanzia, ha immediatamente chiesto, per il tramite del proprio legale (l'avvocato Michele Curtotti), di aver chiesto “di essere ascoltato dal sostituto procuratore titolare di tale indagine, al fine di chiarire la mia assoluta estraneità a tale addebito". "Voglio innanzitutto precisare – ha dichiarato Landella - che ho avuto modo di relazionarmi più volte sulla problematica dei lavori di messa in sicurezza da effettuare presso il Palazzo di giustizia, sia personalmente, recandomi a parlarne con il procuratore capo, il dottor Leone De Castris, sia inviando diverse missive in cui rappresentavo le difficoltà dell'ente nel gestire una situazione ereditata dalla precedente amministrazione, e che si protrae da anni".

Inoltre Landella sostiene di aver mandato una lettera nei mesi scorsi alla magistratura per informarla proprio in merito a questo problema.
"Nel febbraio di quest'anno – afferma con sicurezza il sindaco - ho inviato una missiva ai vertici del Palazzo di Giustizia in cui esponevo le difficoltà finanziarie in cui versa l'ente, ribadendo, al contempo, il mio assoluto interessamento a trovare in tempi rapidi la migliore soluzione possibile. Pochi giorni dopo, a dimostrazione dell'impegno assunto ho altresì inviato ai suddetti organi copia della conferenza di servizio tenuta sull'argomento con i dirigenti comunali, nella quale ancora una volta ho sollecitato i dirigenti competenti ad attivarsi per effettuare i lavori richiesti reperendo l'adeguata copertura finanziaria".
E' evidente, però, che il magistrato inquirente nel contestare a Landella l'ipotesi di reato non fa riferimento a quelle lettere ma ad altre. L'accusa è precisa e contesta al primo cittadino di non aver risposto a ben tre richieste di informazioni.
"A quelle tre note – evidenzia con scrupolo il sindaco - ho potuto verificare di averle girate per competenza agli uffici preposti, con assoluta tempestività: le prime due risultano infatti inviate il giorno successivo a quello di ricezione, la terza dopo soli due giorni". Sarà sufficiente per giustificarsi dinanzi al magistrato? (Mauro De Carlo)