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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Emiliano: al Governo regionale possono collaborare tutti anche M5S

Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, è convinto che il suo programma di governo è migliore dei precedenti, se non altro per una questione anche di metodo. Lo ha fatto capire presentandolo nella prima seduta con consiglio regionale.

“Questo programma – ha detto Emiliano rivolgendosi ai consiglieri regionali − ha una sua particolare sacralità, perché è stato realizzato attraverso un grande processo di partecipazione attiva dei cittadini ed è stato soggetto, oltre che a sette Sagre del Programma, ciascuna frequentata da centinaia di persone, ad un ulteriore momento deliberativo. Poi, è stato sottoposto alle forze politiche della mia coalizione che hanno apportato piccole modifiche, ma di assoluta coerenza con l’impianto fondamentale. Inoltre è stato sottoposto al voto dei pugliesi, e quasi 800.000 lo hanno validato votandolo. Ve lo consegno, perché questa è la cosa più importante che vi porto in dote oggi come nuovo Presidente dalla Regione Puglia. Non vi porto teorie politiche. Questo programma traduce una visione di questa Regione sulla quale abbiamo giurato anche prima, durante la campagna elettorale. Lo abbiamo detto chiaro: questo programma viene consegnato all’Assemblea legislativa perché sia attuato attraverso la funzione che gli è propria, quella legislativa, e che noi cercheremo di agevolare con le nostre istruttorie. Lo faremo consapevoli che gli organi istruttori dell’esecutivo non sono di proprietà del Presidente e devono essere messi a disposizione di ciascuno di voi perché l’esame e la strutturazione dei disegni di legge, che trasformeranno questo pezzo di carta in vita vissuta, in reale cambiamento della Regione, possano svolgersi consentendovi una piena attività e partecipazione.”

Emiliano ha esaltato il ruolo del Consiglio sostenendo che ora si dovrà lavorare per non attribuire più importanza del dovuto alla Giunta regionale rispetto all’assemblea consiliare.

“Una delle cose che vorrei fare da subito – ha dichiarato Emiliano - è far partecipare questa Assemblea pienamente di tutte le visioni che sono contenute in questo programma.

Ecco perché ho detto dall’inizio di non dare troppa importanza alla Giunta o al ruolo che svolgeremo negli anni (spero) prossimi voi consiglieri, perché avrete uno spazio grandissimo, soprattutto nella testa di ciascun componente della Giunta e, se mi permettete, anche nella mia, per quello che vale. Sono assolutamente convinto che questo programma sia irrealizzabile senza un’organizzazione dei lavori del Consiglio in cui il tempo evidentemente non può essere una variabile indipendente. Dobbiamo suonare in sintonia con il popolo italiano e con il popolo pugliese. Se suoniamo in ritardo, i tempi dello spartito danno note stonate che sono probabilmente la vera ragione della non partecipazione, che nessun populismo riesce a cambiare. Non ci sono estremismi che possano sovvertire il fenomeno, che pare inarrestabile, della non partecipazione al voto, se non uno solo: entrare in connessione sentimentale con la realtà della vita quotidiana dei nostri concittadini e tentare di rendere quella vita, spesso faticosa, migliore. La vita rimane bellissima, ma è una lotta che, senza l’aiuto delle istituzioni, è impossibile".

Il governatore della Puglia ha tentato di lanciare un altro appello al Movimento 5 Stelle. Lo aveva fatto assegnando deleghe assessorili alle consigliere regionali del movimento politico. Azione che suscito enormi reazioni anche nazionali e il rifiuto categorico delle consigliere nominate assessori a loro insaputa.

“Avere un programma vero, avere una pianificazione strategica dell’attività dell’Esecutivo, avere una pianificazione delle attività politiche del Consiglio consente di evitare – ha dichiarato Emiliano - un fenomeno secondo me negativo nel quale improvvisamente di fronte a una necessità di un qualunque interesse privato le assemblee tentano di adeguarsi agli interessi privati. Vogliamo provare a evitare questo processo? Vogliamo provare a consentire all’Esecutivo di invertire un po’ le parti, lo dico soprattutto agli esponenti del Movimento 5 Stelle, per i quali è noto io ho un particolare interesse, curiosità. Invertiremo le parti, perché probabilmente sarà l’Esecutivo a incalzare l’Assemblea e a chiedere all’Assemblea di seguire il ritmo giusto, e di superare anche le naturali diffidenze. Io per primo avevo un tempo una convinzione giovanile che il mondo fosse facile da dividere per categorie. Poi man mano con l’esperienza ho anche capito che il bene e il male convivono in questo "legno storto" che è l'uomo, difficile da raddrizzare una volta per tutte e che richiede manutenzione quotidiana, applicazione, grandissimo sforzo e soprattutto senso di umanità, di comprensione e di rispetto nei confronti di tutti gli altri che probabilmente hanno nel cuore le stesse cose che ciascuno di noi ha, e noi spesso non abbiamo il diritto di pensare di essere diversi dagli altri.

Questo clima che voi vi proponete oggi, me lo avete proposto chiaramente nei vostri interventi, un clima di collaborazione fondato sul programma e sulla possibilità di integrarlo assieme agli uomini e alle donne della mia Giunta in modo tale che esso si realizzi. È finita l’epoca nella quale qualcuno si fa eleggere Presidente per fare una cosa diversa da ciò che è previsto nel programma. Questo lo voglio dire anche per rassicurare tutti. Qui si esegue il programma e lo si riempie di politica, quella con la “p” maiuscola, attraverso un’attività fatta di cose concrete, non di conferenze stampa nelle quali presentiamo disegni di legge strepitosi che poi nessuno applica.”

Insomma, Emiliano apre alla collaborazione di tutti, indipendentemente dal ruolo di ciascuno, consigliere regionale di maggioranza o di opposizione, assessore o consigliere. Soprattutto ritorna a proporre un patto collaborativo al Movimento 5 Stelle nonostante sia dalla capogruppo regionale Laricchia che dal leader nazionale Beppe Grillo sia stata chiarita molto bene la posizione di questo movimento politico.

La risposta del M5S è stata particolarmente dura dopo il discorso del presidente Emiliano. Antonella Laricchia (M5S) ha detto che contrariamente ai buoni propositi annunciati da Emliano "l’Ufficio di Presidenza tiene fuori la prima forza di opposizione, la seconda forza politica del Consiglio, il primo candidato Presidente non eletto”. "Io vi ringrazio di cuore – ha proseguito Laricchia rivolgendosi alle altre forze politiche presenti in consiglio - , perché quando agite così, senza vergogna alcuna, pensate forse di abbatterci, di vincere una prova di forza, invece ciò che fate è rinforzare il nostro consenso, perché buttate via la maschera davanti ai cittadini e ravvivate la motivazione che è in noi, ed è fortissima, quella per cui abbiamo scelto di dedicarci con una dedizione ed un impegno che vi sfiancheranno”.

“Oggi siamo più forti. Saremo un’opposizione durissima – ha concluso Laricchia - , perché non meritate i nostri voti che, infatti, abbiamo scelto di non mettere al mercato delle vacche che, invece, voi avete, naturalmente, tenuto in questi giorni. In verità, non meritate, purtroppo, neanche un briciolo della nostra stima e di quella degli elettori”. (Rezarta Tahiraj)