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Michele Emiliano avversario di Renzi per governare il PD nazionale
Michele Emiliano sarebbe pronto a diventare il leader nazionale del PD. Lui dice che non ci pensa neppure un attimo ma Matteo Renzi lo elenca nei “papabili”. Il premier indica pure il governatore della Puglia tra gli anti-Renzi. Ecco i nomi che Renzi fa dei suoi probabili candidati alla sua successione: “Rossi, Emiliano, Speranza, Bersani (che lo è 'ad honorem'), D’Alema che non credo che corra ma magari farà il 'king maker': vedo tantissimi “anti Renzi” e va bene così, è giusto che ci sia chi la vede diversamente. Poi chi vince vince e gli altri daranno la mano, ma non ho paura di perdere la seggiola e non sto provando neanche a tenerla perché altrimenti farei l’accordo con tutti”.
Il barese Michele Emiliano forse non sa se essere lusingato da questa citazione del premier oppure deve iniziare a “corazzarsi” per difendersi meglio da possibili “siluramenti”. Per ora sembra quasi ironizzare sull’accaduto: “ringrazio Matteo Renzi per un'investitura che però non intendo accogliere. Io faccio il presidente della Regione Puglia solo da due mesi e ho problemi più importanti che rispondere a battute televisive. Devo poter contare sul presidente del consiglio e su tutto il governo per fare bene il mio lavoro in Puglia, unica cosa che per me oggi riveste importanza. Vorrei che questo fosse chiaro a tutti”.
I due, Renzi ed Emiliano, si incontreranno sabato proprio a Bari, in occasione dell’inaugurazione della “Fiera del Levante”. Cosa si diranno? Sarà occasione per un chiarimento o per rafforzare i “distinguo”? Emiliano si sentirà intimorito nel chiedere, come aveva già annunciato, più attenzione del Governo per il Mezzogiorno? Per ora se ne esce con una battuta: "Io sono il presidente della Regione quindi a Renzi dirò benvenuto in Puglia, presidente. Escludo che mi possa sentire intimorito. Sono stato sulla black list di parecchie persone, ma sono ancora qui. Quindi cercherò di sopravvivere anche questa volta".
Michele Emiliano in Puglia sta cercando di varare un laboratorio politico che potrebbe essere replicato – a suo dire, anche a livello nazionale: Ulivo 2.0. "Sono molto orgoglioso di farmi garante – dichiara Emiliano – di un laboratorio politico con cui in Puglia la distinzione tra maggioranza e opposizione, che un tempo era puro conflitto da esibire in Parlamento e nei talk show, si sta trasformando in responsabilità istituzionale e collaborazione. Con il M5s l'argomento principale è stato il reddito di cittadinanza, ma devo dire anche una visione complessiva del governo della Regione basata sulla tutela dell’ambiente, dei diritti, sulla trasparenza, sul desiderio di rivoluzionare in modo positivo la sanità. Molto interessante è stato il colloquio con Schittulli: abbiamo discusso della situazione molto grave dell’Oncologico di Bari, paralizzato da conflitti interni che ne impediscono la piena efficienza. Molto interessante è stato anche il colloquio con Michele Rizzi che, ovviamente, ha soprattutto richiesto il diritto di tribuna per i candidati che non sono stati eletti e che non hanno una rappresentanza che consenta al loro raggruppamento di essere ascoltato in Consiglio. Cercheremo di verificare se sia accoglibile". Lui, proprio come Renzi, insomma ascolta tutti. Ma poi decide?
Matteo Renzi afferma: "Io ascolto tutti ma non mollo: ad esempio le riforme costituzionali le faremo". E Michele Emiliano? Farà governare la Puglia dall’Ulivo 2.0? (Cosima Miacola)
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