Biagio Antonacci assolto per il suo video clip nel Salento
Finito l'incubo giudiziario per Biagio Antonacci. Per lui c'è l'assoluzione. Il tribunale di Nardò gli ha dato ragione. Il popolare cantante ha rischiato di pagare un risarcimento danni per un valore complessivo di 150mila euro. Questa è stata infatti la richiesta avanzata da un avvocato romano per conto di una nobildonna di Nardò. Motivo del contendere giudiziario il fatto che Biagio Antonacci non si sia premurato di chiedere preventivamente alcuna autorizzazione dalla proprietaria nobildonna per realizzare un video clip nella campagne di Angano (Nardò, cioè Salento) riprendendo per una manciata di secondi anche una cappella.
La proprietaria, per il tramite del proprio legale, aveva fatto sapere di essere stata “profondamente rattristata perchè ingiustamente colpita nei propri affetti più cari”. Per chiudere la vicenda il legale propose una bonaria soluzione, un accordo economico: 150mila euro. La richiesta di risarcimento è stata inoltrata sia al cantante che alla sua casa discografica: la Sony Music. La replica dei legali della società produttrice del videoclip: lo stato dei luoghi, in completo abbandono e senza recinzione, non ha destato il minimo sospetto che quella potesse essere una zona privata o presidiata”. Il botta e risposta ha avuto come conseguenza il processo per quel video clip del 2009 intitolato “Tra te e il mare”.
Per la nobildonna quelle riprese hanno fatto sfumare la possibilità di riprodurre, per la prima volta, in video o foto, in cataloghi o brochure, la chiesetta nella quale si sarebbe dovuto celebrare il suo matrimonio. Insomma, il videoclip ha diminuito invece di elevarlo il valore economico ed affettivo del luogo, inflazionandolo e deturpandolo.
Il tribunale di Nardò, nella persona del giudice monocratico Katia Pinto, ha respinto la richieste della nobildonna salentina ed ha dato ragione a Biagio Antonacci.
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