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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Svolta cruciale indagini su omicidio del pugliese Trifone Ragone e la sua fidanzata

Dopo il rinvenimento dell’arma che ha ucciso il militare pugliese Trifone Ragone e la sua fidanzata, Teresa Costanza, altro passo cruciale sulla strada che porterà ad assicurare alla giustizia l’assassino è l’incidente probatorio programmato per domani, lunedì. I Ris di Parma, alla presenza dei periti nominati dagli indagati, procederanno ad analizzare in laboratorio la pistola trovata dai sommozzatori dei Carabinieri di Genova nelle acque del laghetto del parco di San Valentino a Pordenone, sabato scorso. Sarà verificata la presenza di tracce biologiche e di possibili impronte sull'arma, sul caricatore e altri campioni rinvenuti in acqua.

La compatibilità c’è già tra l’arma trovata e i fori dei proiettili accertati dal medico legale al cranio di Teresa e Trifone. L’assassino, il 17marzo di quest’anno, è riuscito a sorprenderli mentre erano in auto e in modo fulmineo li ha ammazzati mirando alle loro teste. Per aver stroncato quelle giovani vite è da sei mesi che è caccia aperta all’assassino. Al momento gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati un commilitone di Trifone. Ha 26 anni e interrogato dagli inquirenti non ha saputo fornire un alibi per la sera del delitto perché – ha dichiarato – era solo in casa. Il suo appartamento è ora sottosequestro ma l’uomo – che è in licenzia a Somma Vesuviana (Napoli)- dice di essere tranquillo: "Voglio anch'io la verità e sono convinto che emergerà la mia totale estraneità. Allora come oggi io e gli amici di Trifone siamo a pezzi per questa tragedia".

Teresa, 30 anni, si era laureata in Bocconi di Milano e lavorava come assicuratrice. Trifone, 29 anni, di Adelfia (Bari) lavorava come militare ed era atleta di sollevamento pesi e modello. Stavano insieme da un anno. I loro corpi furono trovati in auto in un parcheggio vicino al palazzetto dello Sport, dopo l’allenamento, freddati con quattro colpi di un vecchio modello di Beretta 7,65 alla testa. Per il loro omicidio all’inizio si fecero le ipotesi più disparate: la pista passionale, quella di un presunto commercio di anabolizzanti ed infine eventuali contrasti nell’ambiente militare.

Determinante sarà l’esito dell’incidente probatorio di domani. (Rezarta Tahiraj)