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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Tra i migranti salvati e sbarcati a Taranto ci sono anche delle donne incinte

Sono 411 i migranti tratti in salvo dalla nave Aliseo della Marina Militare e sbarcati oggi a Taranto. Erano su tre gommoni quando sono stati avvistati in mare aperto davanti alle coste della Libia. Erano in evidente difficoltà e per metterli al sicuro i militari italiani li hanno imbarcati e portati a terra, sul molo San Cataldo del porto mercantile di Taranto. Tutti sono stati avviati alle visite mediche e rifocillati. Oltre i 411 migranti i militari hanno trasportato in Italia anche sei salme recuperate proprio nel corso delle operazioni di soccorso in mare. Molti dei migranti lascerà la Puglia già in serata per essere trasportata, mediante dei bus, nei centri di prima accoglienza allestiti in altre regioni, nel rispetto del piano di accoglienza temporanea predisposto dalla prefettura. 

L'intervento di nave Aliseo fa parte del programma denominato 'Mare Sicuro' che ha il compito di garantire la sicurezza nella zona del Mediterraneo di fronte alle acque libiche. I militari italiani hanno soccorso un primo gommone con a bordo 109 migranti e poco dopo hanno recuperato altre 107 persone che erano su un altro natante a poca distanza dal primo e comunque a circa 30 miglia dalle coste libiche. Infine è arrivata la segnalazione del terzo gommone. Nave Aliseo si è diretta nella zona indicata ma quando è giunta sul posto il gommone stava già affondando. E' in quest'ultimo caso che sono state recuperate le sei salme ma fortunatamente sono stati tratti in salvo anche tanti migranti, tra cui anche alcune donne in gravidanza. I migranti sono, prevalentemente, di nazionalità nigeriana.

Da maggio 2014 sono circa 15mila i migranti sbarcati a Taranto. Proprio questo porto pugliese è uno degli scali destinati a diventare Hot Spots, cioè i nuovi 5 centri scelti dall'Europa per gestire in Italia flussi migratori verso gli altri paesi europei. Hot Spots che il governo italiano avrebbe dovuto aprire entro il 30 novembre scorso così come stabilito nell'accordo con la Commissione europea ma che ad oggi sono ancora inesistenti ad eccezione di quello di Lampedusa. (Cosima Miacola)