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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Con il vino maxi evasione da 250 milioni: denunciati 4 imprenditori

La nuova maxi truffa scoperta dalla Guardia di Finanza è nel settore vitivinicolo pugliese. Quattro imprenditori sono accusati di aver sottratto, in un periodo di appena 4 anni, oltre 200 milioni di euro in ricavi al fisco e anche di aver evaso IVA per 25 milioni di euro. I denunciati sono titolari di quattro società collegate tra loro e attive nel settore della produzione e del commercio dei mosti e dei vini. Dalle indagini sarebbe emerso che le aziende avrebbero prodotto mosto con uva da tavola ed avrebbero omesso di presentare le dichiarazioni dei redditi. Quel mosto pugliese sarebbe stato poi venduto ad aziende del Nord Italia. 

La maxi truffa sarebbe risultata evidente ai militari nel visionare gli estratti conto bancari, sia personali che aziendali, degli indagati. Risulterebbero infatti numerose le operazioni 'in nero' sui conti personali degli amministratori. Secondo la Guardia di Finanza dalla documentazione contabile sarebbero risultate anche presunte false fatturazioni per oltre 26 milioni di euro. Le indagini furono avviate nel 2013 nell'ambito di una vasta operazione finalizzata a smascherare frodi agroalimentari nel Barese.

L’Agenzia delle entrate chiederà ai responsabili dell'evasione la restituzione delle imposte che sono riusciti a non pagare con lo stratagemma di omettere la compilazione delle dichiarazioni dei redditi. Le indagini proseguono su due altri binari. Il primo è quello ùche riguarda le procedure con le quali l’uva da tavola, prodotta in Puglia, veniva conferita alle quattro società che poi la trasformavano in mosto. L'altra cerca di accertare se le aziende del Nord che utilizzavano il mosto pugliese indicavano nell'imbottigliamento o vendita del vino la provenienza del mosto, cioè la Puglia.  

Le indagini sono state svolte dai militari della tenenza di Mola di Bari. (Giancarlo Vincitorio)