Raffaele Sollecito, definitivamente scagionato dall'accusa di aver ucciso la studentessa Meredith Kercher, è tornato nella questura di Perugia
Il pugliese Raffaele Sollecito, che come è noto risulta definitivamente assolto per l'omicidio di Meredith Kercher, questa mattina è tornato nella questura di Perugia. Nulla di preoccupante: solo formalità. C'è andato per riprendersi alcuni oggetti che erano stati sequestrati al momento dell'arresto compiuto dalla polizia nell'ambito proprio delle indagini avviate per cercare i colpevoli dell'assassinio della studentessa inglese Meredith Kercher.
In questura Sollecito, nato a Giovinazzo e residente a Bisceglie, nel Barese, si è fatto accompagnare dal padre e da un amico. I poliziotti gli hanno restituito un coltello, alcuni cd musicali e un personal computer. All'uscita dalla questura il giovane pugliese ha dichiarato: "La mia tragedia è cominciata qui quasi nove anni fa. L'incontro di oggi mette fine a ciò che ho dovuto sopportare per troppo tempo".
Sollecito ha postato una foto del telefono cellulare e del coltello che gli sono stati restituiti ed ha commentato così questo episodio: “Due oggetti che hanno segnato l’inizio e oggi segnano la fine di una tragedia durata 8 anni. Incomprensioni, incompetenza ed equivoci che hanno fatto il giro del mondo”.
A fine marzo dello scorso anno, quando riassaporò la libertà Raffaele Sollecito nella sua prima conferenza stampa dopo la sentenza definitiva di assoluzione dichiarò: "Mi sento come un sequestrato che dopo sette anni e cinque mesi torna alla libertà, dopo essere stato additato come un assassino senza uno straccio di prova, e dopo che la mia famiglia è stata fatta a pezzi per nulla". La sua conclusione fu solo una: “Adesso, dopo sette anni e cinque mesi di sofferenze indicibili, non chiamatemi più assassino". I giudici decisero di lasciare liberi per sempre Raffaele Sollecito, diventato nel frattempo ingegnere, e l'allora sua fidanzata Amanda Knox.
Chissà quali emozioni ha provato Sollecito nel tornare a Perugia e soprattutto n quegli spazi della questura a lui fin troppo noti per aver subito i primi interrogatori da indagato per omicidio. Giornate buie e tristi, intrise di tanta paura. Per quell'assassinio furono accusati sia lui che Amanda Knox oltre a Patrik Lumumba prima e a Rudy Herman Guede dopo. Ora a Perugia c'è tornato finalmente da uomo libero. (Mauro De Carlo)
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