Battaglia e polemiche tra Emiliano e Renzi nel commentare i risultati del referendum.
"Altro che sconfitta, abbiamo vinto": Ha commentato così i risultati del referendum il Governatore della Puglia Michele Emiliano. Una frase che suona già come l'ennesima, forse la più forte, sfida al premier e capo del partito Matteo Renzi. “Il Presidente del Consiglio – ha infatti precisato Emiliano - deve imparare ad ascoltare e rispettare i cittadini”. Ed ha anche aggiunto che “da oggi inizia una nuova storia. Come prima cosa chiederemo la rimozione delle piattaforme in disuso”.
Per Emiliano questo referendum mirava a evitare un regalo da un miliardo di euro a quei petrolieri che avrebbero dovuto smantellare le piattaforme. E poi ha aggiunto che in questa battaglia non ha avuto nessun interesse personale: “ho solo rappresentato gli interessi dei pugliesi e di tanti altri italiani”. Emiliano neppure quando ha conosciuto l'esito del referendum ha smesso di attaccare Renzi, anzi ha rafforzato la dose delle polemiche: “Renzi non è stato imparziale invitando a non votare ma questo referendum è stato un successo perché ha costretto il governo a fare marcia indietro su tre dei quesiti sulle trivellazioni, in modo da evitare che gli italiani si esprimessero. La storia degli 11mila posti di lavoro è una grande bufala – ha detto Emiliano - semplicemente li abbiamo colti con le mani nella marmellata: se lui e il ministro Guidi ci avessero ascoltati quando abbiamo richiesto le modifiche della normativa sulle estrazioni, forse nove Regioni non avrebbero chiesto il referendum”.
E Renzi, nel commentare i risultati del referendum, non ha mancato di mandare ad Emiliano tante frecciatine al “veleno”. E' stato un vero e proprio attacco frontale. “C'è stata – ha detto infatti Renzi - una triste esibizione di chi perde e dice aver vinto. Un referendum che si poteva evitare. Abbiamo cercato di evitarlo per non sprecare 300 milioni di euro ma si è tenuto per esigenze e la voglia di conta da parte di qualcuno. La prima cosa che viene chiesta alle Regioni è di abbattere le code per la sanità. Con quella cifra avremmo potuto acquistare 350 nuove carrozze per il trasporto pendolare. Ma qualcuno ha preferito farceli spendere inutilmente quei 300 milioni. Il governo non si annoverano nella categoria dei vincitori ma crede che i vincitori siano gli operai e gli ingegneri che domani torneranno alle loro piattaforme sapendo di aver conservato il posto di lavoro. E' per loro che ho invitato all'astensione. Levo il calice con quelle oltre diecimila persone che hanno conservato il posto di lavoro". Renzi ha poi aggiunto: "A qualche Regione che ci ha fatto la morale sulla bellezza del mare dico che è falso difendere il mare o dire di farlo mettendo in difficoltà qualche piattaforma. Come si fa a parlare di mare quando troppe Regioni non utilizzano i fondi europei per pulire le nostre acque? Non hanno realizzato i depuratori affinché tutto il Paese abbia il mare pulito”. Io dico – ha aggiunto Renzi – "che gli sconfitti non sono i cittadini che sono andati a votare: chi vota non perde mai. Massimo rispetto per chi va a votare. Ma gli sconfitti sono quei pochi, pochissimi consiglieri regionali e qualche presidente di Regione (il riferimento ad Emiliano è chiaro, ndr) che ha voluto cavalcare un referendum per esigenze personali politiche. Ha perso chi ha voluto la conta a tutti costi". Insomma, l'attacco ad Emiliano c'è stato ed è risultato anche molto pesante. Significa - in sintesi – pensa almeno a governare bene la Puglia che all'Italia mi sto già impegnando io.
Nel frattempo sul suo blog Beppe Grillo ha così commentato il risultato referendario: "Grazie agli oltre 15 milioni di cittadini che hanno detto Sì alla democrazia ed un futuro con mari puliti, energie rinnovabili, efficienza energetica e turismo sostenibile! Sono tantissimi e hanno combattuto una battaglia da eroi della democrazia".
La Puglia è risultata tra le prime nella classifica nazionale dell'affluenza al voto referendario. La media nazionale, lo ricordiamo, è stata del 31,18 %. In totale sono stati 15 milioni e 806.788 gli elettori che si sono recati alle urne. I sì sono risultati l’85,84 delle preferenze contro il 14,16 dei no. In Puglia l'affluenza definitiva è arrivata al 41,64%. Solo in Basilicata si è superato il quorum.
Ecco il dettaglio sia del dato definitivo dell'affluenza che i risultati delle votazioni nei sei capoluoghi di provincia pugliesi. BARI: 430.255 votanti (42,23 %); SI 403.502 (94,47 %); NO 23.642 (5,53 %). BRINDISI: 130.413 votanti (40,15%); SI 123.638 (95,45%); NO 5.889 (4,55%). LECCE: votanti 312.096 (47,55 %); SI 298.549 (96,34 %); NO 11.347 (3,66 %). TARANTO: Affuenza 41,73%;186.935 SI (94,79 %); 10.277 NO (5,21 %). BARLETTA-ANDRIA-TRANI: votanti 117.303 (37,64 %); SI 110.019 (94,44 %); NO 6.481 (5,56 %). FOGGIA: votanti 178.438 (36,08 %); SI 168.135 (94,89 %); NO 9.050 (5,11 %). (Cosima Miacola)
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